

Riferimento: | MS7783 |
Autore | Giovanni Maria CASSINI |
Anno: | 1790 |
Zona: | Sicilia |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 482 x 355 mm |
Riferimento: | MS7783 |
Autore | Giovanni Maria CASSINI |
Anno: | 1790 |
Zona: | Sicilia |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 482 x 355 mm |
Importante e decorativa mappa tratta dal "Nuovo Atlante Geografico Universale delineato sulle ultime osservazioni", edito a Roma dal 1792 fino al 1801, opera che la Calcografia Camerale commissionò al Cassini al fine di sostituire l’ormai obsoleto "Mercurio Geografico".
Giovanni Maria Cassini, Chierico Regolare Somasco fu geografo e cartografo, ma anche intagliatore di architetture e prospettive - uno dei migliori discepoli di Giovanni Battista Piranesi - Cassini fu uno degli ultimi sferografi italiani del Settecento ed i suoi globi ebbero una notevole diffusione, come pure questo "Nuovo Atlante Geografico".
“La carta proviene dal più importante e prestigioso atlante geografico romano del '700, che si colloca tra i migliori atlanti italiani mai realizzati. Autore ne fu l'infaticabile Giovanni Maria Cassini (1745-1824 ca.), incisore, geografo e autore di un gran numero di carte sciolte relative alla città di Roma, al Lazio e all'Italia intera.
Sappiamo che Cassini iniziò nel 1787 a compilare e incidere le carte per il suo atlante, terminato poi nel 1801. L'atlante gli fu commissionato dalla Calcografia Camerale, che pagò il costo dei rami, delle bozze cartografiche e delle incisioni, nonché le collaborazioni per la stesura del testo geografico che introduceva l'opera. La serie completa dei rami è ancora conservata nell'Istituto Nazionale per la Grafica, a Roma, erede dell'antica Calcografia Camerale.
Nell'introduzione l'autore esprime con parole chiare il crescente interesse verso la geografia che si andava manife- stando in Italia in quegli anni e loda indistintamente tutte le iniziative realizzate:
In questi ultimi anni pare, che siasi straordinariamente aumentato l'amore per la geografia, nell'Italia principalmente, dove nel 1785 ebbe compimento in Venezia il nuovo Atlante incominciato nel 1777 da Zatta, per servire all'edizione dei Zatta medesimi intrapresa della Geografia del Büshing. Intorno ad un altro Atlante parimenti in Venezia si travagliava nello stesso tempo a spese dei Remondini dal Sig. Santini, il quale ha ricopiato con esattezza le migliori carte recenti dei geografi più accreditati de' nostri tempi. Siena ancora ha voluto distinguersi con un simile atlante intrapreso nel 1788, con la direzione dell'Arciprete Borghi dagli stampatori Pazzini, e Carli.
È probabile che la ragione della sua imparzialità e dell'equilibrio dei suoi giudizi sia da rintracciare nell'appoggio ufficiale e finanziario che egli riuscì a ottenere. L'atlante era inteso come un servizio sociale e culturale per la nazione ed era realizzato badando unicamente alla validità scientifica.
In mezzo a questo ardore geografico, che nell'Italia principalmente si è disteso in questi ultimi tempi ani- mati ancor noi da un vero desiderio di giovare ai nostri nazionali... ci siamo determinati a intraprendere un nuovo Atlante Geografico, nel quale gli amatori della Geografia potessero avere in un solo corpo quanto si può al presente in questo genere desiderare.
Tra le parti di maggior interesse dell'atlante vanno certa- mente ricordate le incisioni dei fusi per costruire globi terrestri e celesti posti all'inizio dell'opera. Si tratta degli unici fusi a stampa apparsi in atlanti italiani dopo quelli costruiti dal Coronelli alla fine del Seicento, e rimarranno gli unici prodotti in Italia per parecchi decenni a venire. Questo atlante rimase l'unico di un certo rilievo pubblicato a Roma fino all'Unità d'Italia ed ebbe una seconda edizione, parzialmente aggiornata, nel 1843.
La carta della Sicilia risente molto dell'influsso della scuola francese, in particolare la sua fonte principale sembra essere la Sicilia di Delisle del 1717, leggermente ridotta ma con la stessa conformazione e collocazione geografica.” (Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", p. 516).
Incisione in rame, coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione.
L'Atlante del Cassini fu ristampato dalla Calcografia Camerale nel primo quarto del XIX secolo, prima del 1839. Solo gli esemplari di prima edizione come questo sono stampati su carta vergata coeva e sono colorati a mano in epoca. Le tirature del XIX secolo sono già su carta meccanica, priva di vergelle, e generalmente in bianco e nero.
Bibliografia:
L. Dufour - A. La Gumina, "Imago Siciliae", p. 239; Valerio-Spagnolo "Sicilia 1477-1861", pp. 516-517, n. 268.
Giovanni Maria CASSINI (1745 - 1824)
Chierico Regolare Somasco, discepolo di Giovanni Battista Piranesi, fu geografo, cartografo e incisore operante a Roma nei decenni a cavallo tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo. A lui si deve l'invenzione di un nuovo metodo di proiezione, detto appunto di Cassini, utilizzato anche per la realizzazione dell’atlante geografico del regno di Napoli in 32 fogli firmato da Giovanni Antonio Rizzi Zannoni.
Tra le sue opere maggiori, oltre ad una carta generale dell'Italia in 15 fogli pubblicata nel 1793, troviamo il Nuovo Atlante Geografico Universale in tre volumi editi a Roma, rispettivamente nel 1792, nel 1797, e l'ultimo volume nel 1801. Le tavole del primo volume sono precedute da un breve saggio introduttivo sullo studio della geografia e che si propone inoltre lo scopo di delineare il metodo seguito per la realizzazione dell'atlante stesso. L' opera venne commissionata dalla Calcografia Camerale di Roma al fine di sostituire l'ormai superato Mercurio Geografico. Il Cassini firma tutte le carte come incisore. Il volume 1 contiene due planisferi, settentrionale e meridionale, nei cui angoli sono disegnati, probabilmente su ispirazione delle tavole incise poco più di un ventennio prima da G. Zuliani a Venezia per conto di Antonio Zatta, in quello settentrionale le facciate degli edifici di quattro dei maggiori osservatori italiani: la Specola del Collegio Romano, la Specola di Bologna, la Specola di Milano e la Specola di Padova; in quello meridionale gli osservatori di Parigi, Cassel, Greenwich e Copenaghen.
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Giovanni Maria CASSINI (1745 - 1824)
Chierico Regolare Somasco, discepolo di Giovanni Battista Piranesi, fu geografo, cartografo e incisore operante a Roma nei decenni a cavallo tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo. A lui si deve l'invenzione di un nuovo metodo di proiezione, detto appunto di Cassini, utilizzato anche per la realizzazione dell’atlante geografico del regno di Napoli in 32 fogli firmato da Giovanni Antonio Rizzi Zannoni.
Tra le sue opere maggiori, oltre ad una carta generale dell'Italia in 15 fogli pubblicata nel 1793, troviamo il Nuovo Atlante Geografico Universale in tre volumi editi a Roma, rispettivamente nel 1792, nel 1797, e l'ultimo volume nel 1801. Le tavole del primo volume sono precedute da un breve saggio introduttivo sullo studio della geografia e che si propone inoltre lo scopo di delineare il metodo seguito per la realizzazione dell'atlante stesso. L' opera venne commissionata dalla Calcografia Camerale di Roma al fine di sostituire l'ormai superato Mercurio Geografico. Il Cassini firma tutte le carte come incisore. Il volume 1 contiene due planisferi, settentrionale e meridionale, nei cui angoli sono disegnati, probabilmente su ispirazione delle tavole incise poco più di un ventennio prima da G. Zuliani a Venezia per conto di Antonio Zatta, in quello settentrionale le facciate degli edifici di quattro dei maggiori osservatori italiani: la Specola del Collegio Romano, la Specola di Bologna, la Specola di Milano e la Specola di Padova; in quello meridionale gli osservatori di Parigi, Cassel, Greenwich e Copenaghen.
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