Siena
Riferimento: | S41923 |
Autore | Orlando MALAVOLTI |
Anno: | 1573 ca. |
Zona: | Siena |
Luogo di Stampa: | Siena |
Misure: | 425 x 395 mm |
Riferimento: | S41923 |
Autore | Orlando MALAVOLTI |
Anno: | 1573 ca. |
Zona: | Siena |
Luogo di Stampa: | Siena |
Misure: | 425 x 395 mm |
Descrizione
In alto, lungo il bordo superiore, è impresso: ABSCONDI NON POTEST CIVITAS SUPRA MONTEM POSITA. In alto a sinistra troviamo lo stemma della famiglia Medici, in alto a destra lo stemma della città: più in basso, al centro della carta, è inciso il titolo: SIENA. Lungo il margine inferiore si legge: Breve totius Historiae Senarum Argumentum Orlando Malavolta Auctore. SENAM Urbem AEtruscis victis à principio Romani habuerunt; Quo Colonia P. Corn. Rufino et Marco Curio Dentato Conss. deducta; eam per Praefectos gubernabant; A quorum Dominatione, declinante Imperio, cum reliquis Italiae Populis sub Erulorum Regis Odoacris cecidit potestate; Quo a Theodorico superato Gothi eam tenuerunt; Hos Graeci Narsette Duce expulere; Eos Longobardi , sub quorum Rege Pertari in sexta Generali Synodo iussu Agatonis Papae Anno Domini DCLXXVI Constantinopoli acta interfuit Vitalianus, qui se subscripsit Sanctae Senesis Ecclesiae Episcopus, qua dignitate a Iohanne primo antiquitus ornata fuerat Civitas quae sub Deoclitiano Principe. Ab Ansano Christi fidem ecceperat; Longobardorum potentia in Carolum cognomento Magnum cessit, a quo Libertate donata, primum Nobiles Remp. instituere; Quae, post nobilem illam Montis Aperti Victoriam discodijs Civilibus agitata in paucorum potentiam ex Aristocratica, tunc in Democraticam commutatur; Unde perniciosa MONTIUM nomina exorta sunt; Nam postquam Consulare eius Nobilium cessit, ex ordine populari Vigintiquatour, deinde Sexaginta mox Trigintasex, tum Quindecim virorum Collegia ad breve tempus Remp. gesserunt; Neq[ue] Novem virorum Potestas ultra Septuaginta annos diu valuit Quod in popularem licentiam lapsa Duodecim viros successores habuit; Et illi post non multum tempus Reformatores; Sublatisq[ue] Vicecomitum, ac nonnullorum Civium Tyrranide; Revocatisq[ue] pluries exulibus, sepe forma Reip. immutata est: Demum (cùm Civilibus, tum externis armis fessa) iterum sub Monarchiam reversa a Magno AEtruriae Duce feliciter gubernatur.
La città è rappresentata presumibilmente da nord-ovest, da un punto di vista rialzato. Le mura, visibili solo in parte, sono basse e merlate; al centro, fuori dalle mura, è possibile riconoscere i resti della fortezza spagnola distrutta dai senesi nel 1552. La Vergine, raffigurata in gloria tra San Bernardino e Santa Caterina sovrasta la città di Siena; a sinistra è visibile lo stemma mediceo, a destra, quello senese composto dal leone rampante e dalla Balzana. L’immagine della città, nonostante l’incisione sia stata pubblicata molto più tardi, conserva le caratteristiche della Siena repubblicana, precedente l’annessione dello Stato Senese al Granducato di Toscana avvenuta nel 1559. Non sono infatti registrati gli interventi urbanistici ordinati dal Granduca dopo la guerra, tra questi manca la medicea fortezza di Santa Barbara, edificata a partire dal 1561 sui resti della fortezza spagnola. Pellegrini avanza dei dubbi sull’attribuzione del rilievo di questa incisione al Malavolti.
Rombai la considera come possibile derivazione della tavola relativa all’assedio del monogrammista FF. Secondo parte della letteratura, la veduta è pubblicata nell’opera di Orlando Malavolti Dell’historia di Siena, scritta da Orlando Malauolti gentilhuomo sanese. La prima parte, Siena, Luca Bonetti, 1574. Tuttavia, gli esemplari di questa opera consultati sono privi della veduta, che invece abbiamo censito in alcune raccolte fattizie cinquecentesche. Una derivazione della veduta, attribuita a Theodor Galle, viene inclusa nella Historia delle guerre e de’ fatti de’ Senesi di Orlando Malavolti, pubblicata postuma a Venezia da Silvestro Marchetti nel 1599.
Orlando Malavolti, nativo di Siena, è il più noto degli storici locali. Di nobile famiglia rivestì, numerose cariche pubbliche: sotto il principato mediceo fu Confaloniere, e capitano del popolo. Negli ultimi anni della sua vita, iniziò a scrivere la storia di Siena, dalle origini fino alla caduta della repubblica. La prima parte dell’opera venne pubblicata a Siena nel 1574 col titolo Historia di Siena, stampata da Luca Bonetti, con dedica a Cosimo de Medici. La continuazione dell’opera si protrasse nel tempo e quando ne venne iniziata la stampa il Malavolti morì. L’opera dal titolo Historia de’ fatti e delle guerre de’ Senesi fu pubblicata postuma in due parti, a Venezia nel 1599, da Silvestro Marchetti libraro in Siena all’insegna della Lupa.
Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva, con margini, in perfetto stato di conservazione. Meraviglioso esemplare di questa rarissima veduta prospettica.
Bibliografia
Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, tav. 1197; Bonasera (1979): p. 80, n. 25B; Bortolotti (1982): p. 7; Pellegrini (1986): pp. 94-98; Rombai (1980): pp. 91-93.
Orlando MALAVOLTI(Siena 1515 – 1596)
Orlando MALAVOLTI(Siena 1515 – 1596)