De Maiorica Insula

Riferimento: SP3689
Autore Ferrando BERTELLI
Anno: 1565 ca.
Zona: Maiorca
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 190 x 255 mm
Non Disponibile

Riferimento: SP3689
Autore Ferrando BERTELLI
Anno: 1565 ca.
Zona: Maiorca
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 190 x 255 mm
Non Disponibile

Descrizione

Carta geografica di Maiorca a firma Ferrando Bertelli.

Al centro dell’isola MAIORICA. In alto a sinistra in una targa con bordi ornati DE MAIORICA INSULA. MAIORICA ex duabus prope hispaniam ad orie[n]tem belearibus, sive gimnesis insulis altera maior et occidentalior contra iben iluminis ostia, à re sic dicta eius motropolis ad orientem solem septentrionem versus eodem nunc nomine quo et insula prius ut fetur palma vocata optimo portu, academia universali doctrina q[uae] lulliana nobilis ad meridiem vero alteram habet civitatem bollentiam sive pollentiam nomine Iuxta littora plana est et saecunda in interioribus vero contra, montibus referta et infaecunda. Ferando bertelli. Exc.

Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei venti TRAMONTANA, MEZZODI, PONENTE, LEVANTE il nord è a sinistra. Carta priva di scala grafica e graduazione ai margini.

La carta di Maiorca a firma Ferrando Bertelli, sebbene non datata, sembra essere la più antica di questa tipologia di mappe, ed appartiene ad un ampio progetto editoriale della tipografia Bertelli che realizza una serie cartografica dedicata alle isole del Mediterraneo, a partire da 1560 circa.

Le carte sono, occasionalmente, poi inserite nella pubblicazione Civitatum aliquot insignorum del 1568 e più spesso nella successiva edizione della stessa opera datata 1574 e firmata da Donato Bertelli. Dal punto di vista cartografico le mappe non hanno nulla di attinente alla realtà delle isole; la carta di Maiorca è completamente rovesciata, probabilmente poiché incisa nello stesso verso del disegno dal quale è stata ripresa. Per questo la posizione di Palma, Capo Formentor e dell’isola di Dragonera risultano speculari.

L’autore delle fonti cartografiche rimane sconosciuto. Delle carte delle isole Baleari del Bertelli esistono delle copie molto simili, e spesso si trovano negli atlanti lafreriani stampate sullo stesso foglio. Pertanto i repertori le hanno spesso confuse. La carta è altresì inserita nell’esemplare del Civitatutm Aliquot insignorum et locor[um] di Ferrando Bertelli conservato all’Università di Helsinki.

Stati & edizioni: 1°: come descritto, a firma Ferando bertelli Exc.
2°: abrasa la firma del Bertelli.

Bibliografia: Almagià (1927): n. 22; Almagià (1948): p. 104, n. 44; Borroni Salvadori (1980): n. 25; Christie’s (2004): n. 506; Christie’s Ln (2006): n. 127; Christie’s Pa (2006): n. 219; Christie’s (2011): n. 52; Dzikowski (1940): n. 15; Kraus (1972): n. 87; Meurer (2002): n. 80; Mostra Bergamo (2016): n. 34; Parke-Bernet (1969): n. 9; Ruge (1904-16): I, n. 67.4 e IV, n. 88.19; Shirley (2004): I, n. 37; Tavernari (2014): n. 10; Wieder (1915): p. 29, 61; 700 anys de cartografia de les Illes Balears (1986): n. 40; Cartografia De Les Illes Balears (2000): pp. 136-137, n. 60; Nordenskiöld (1981): n. 12(11); Tooley (1939): n. 355.

Ferrando BERTELLI (attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

La famiglia Bertelli rappresenta il gruppo più folto di editori, incisori, cartografi e mercanti di stampe del XVI secolo. Il più produttivo fu Ferrando Bertelli, attivo tra il 1560e il 1570, ma le mappe dell’ultimo quarto del secolo sono conosciute con le firme di Andrea, Donato, Lucca, Nicolò e Pietro. Quest’ultimo fu attivo principalmente a Padova, dove condusse un'officina tipografica e di incisioni. Le prime notizie certe lo indicano attivo alla data del 1589 in qualità di incisore di alcune tavole per una edizione dal titolo Diversarum nationum habitus che fu edita in collaborazione con Alciato Alciati. Pietro Bertelli aveva a Padova una libreria "all'insegna dell'Angelo". Alla sua morte l'attività fu ereditata dal figlio Francesco. errando Bertelli fu incisore, editore calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia tra il 1561 ed il 1572. Non abbiamo notizie biografiche precise del Bertelli. Collaborò con il Camocio e con il Forlani per l'edizione e il commercio di carte e piante, svolgendo inoltre l'attività fondamentale di diffondere in città care di autori italiani e stranieri, incrementando lo sviluppo della cartografia. In qualità di editore calcografo uscirono dalla sua bottega carte da invenzione di Giacomo Gastaldi, di Pirro Ligorio ecc. Anche numerose carte dei Disegni delle più illustri città e fortezze del mondo (Venezia 1568) recano la sua firma. Del 1572 è l'ultima sua edizione, le Isole famose, porti, fortezze… sottoposte alla Sig.ria di Venezia,raccolta di 88 carte e piante, forse già pubblicate sciolte e di cui alcune ascrivibili per l'incisione a Martino Rota da Sebenico. In seguito, carte di Ferrando furono ristampate da Donato Bertelli (con il quale non si può stabilire se vi fossero rapporti di parentela) e da Donato Rascicotti. Bibliografia: Valerio, Cartografi Veneti, p. 149.

Ferrando BERTELLI (attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

La famiglia Bertelli rappresenta il gruppo più folto di editori, incisori, cartografi e mercanti di stampe del XVI secolo. Il più produttivo fu Ferrando Bertelli, attivo tra il 1560e il 1570, ma le mappe dell’ultimo quarto del secolo sono conosciute con le firme di Andrea, Donato, Lucca, Nicolò e Pietro. Quest’ultimo fu attivo principalmente a Padova, dove condusse un'officina tipografica e di incisioni. Le prime notizie certe lo indicano attivo alla data del 1589 in qualità di incisore di alcune tavole per una edizione dal titolo Diversarum nationum habitus che fu edita in collaborazione con Alciato Alciati. Pietro Bertelli aveva a Padova una libreria "all'insegna dell'Angelo". Alla sua morte l'attività fu ereditata dal figlio Francesco. errando Bertelli fu incisore, editore calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia tra il 1561 ed il 1572. Non abbiamo notizie biografiche precise del Bertelli. Collaborò con il Camocio e con il Forlani per l'edizione e il commercio di carte e piante, svolgendo inoltre l'attività fondamentale di diffondere in città care di autori italiani e stranieri, incrementando lo sviluppo della cartografia. In qualità di editore calcografo uscirono dalla sua bottega carte da invenzione di Giacomo Gastaldi, di Pirro Ligorio ecc. Anche numerose carte dei Disegni delle più illustri città e fortezze del mondo (Venezia 1568) recano la sua firma. Del 1572 è l'ultima sua edizione, le Isole famose, porti, fortezze… sottoposte alla Sig.ria di Venezia,raccolta di 88 carte e piante, forse già pubblicate sciolte e di cui alcune ascrivibili per l'incisione a Martino Rota da Sebenico. In seguito, carte di Ferrando furono ristampate da Donato Bertelli (con il quale non si può stabilire se vi fossero rapporti di parentela) e da Donato Rascicotti. Bibliografia: Valerio, Cartografi Veneti, p. 149.