Al Molto Mag.o et Ecc. Alessandro Serego. Che lo studio della Geografia…di intagliare una Spagna…. La piu justa…

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Riferimento: S30347
Autore Paolo FORLANI
Anno: 1567 ca.
Zona: Penisola Iberica
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 445 x 560 mm
10.000,00 €

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Riferimento: S30347
Autore Paolo FORLANI
Anno: 1567 ca.
Zona: Penisola Iberica
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 445 x 560 mm
10.000,00 €

Descrizione

Nel cartiglio in basso a sinistra si trova la dedica: Al Molto Mag:co et Ecc.te Sig.or Alessandro Serego, Sig.or mio sempre osservandissimo. Che lo studio della Geografia sia utile et necessario alla medicina, oltre le molte et molte ragioni, che si potrebbero allegare, il testimonio della v[ost]ra Ecc.tia voglio p[er] hora che sia quello, che appo tutti ne facci intiera fede: p[er]cioche ella quelle hore, che puo sotrarre dalle infinite honorate occupationi sue, tutte le spende nello studio non solame[n]te della Geografia ma ancora della Cosmografia. la onde io havendo veduto con effetto questo amore ch’ella a talle scienza porta, et essendomi occorso di intagliare una Spagna venutami nelle mani p[er] la piu giusta, copiosa, et bella, di qua[n]te fin qui ne sono uscite fuori, me ha parso fare il mio debito farla uscir fuori sotto lhonorato nome della V. Ecc.tia et a questo modo io verro ad haver dato all’opera amorevole patrone, priego adunq[ue] la V. Ecc.tia che sidegni di accettarla, no[n] gia mosso dalla gra[n]dezza del dono, ma dalla amore ch’ella alla scienza porta, co[n]te[n]ta[n]dosi ch’io le sia servitore. D. V. Ecc.tia servitore Paulo di Forlani Veronese. Lungo il margine sinistro e rappresentata la Scala leugarum hispanicarum (70 leghe, pari a mm 162). Nel cartiglio in basso a destra e incisa una breve descrizione della tavola: A’ Benigni Lettori. Eccovi Lettori la Spagna una delle principali parti dell’Europa, la quale quanto al disegno e delle migliori et piu giuste di quante fin qui ne sono venute nelle vostre mani, divisa per i suoi regni, secondo, che hoggi si ritrova, et intagliata con quella maggior diligenza, che far si possa: Voi adunque, ad utilita de’ qualli, e volto tutto il mio intento, l’accettarete volontieri como havete fatto sempre le fatiche utili et honorate: aspettando appresso una Europa, che ora si sta intagliando, iustissima, bellissima, et copiosissima la quale pure a commune utilita sara data da noi fuori: stati sani. Paulo di Forlani Veronese. Fuori dal cartiglio, in basso, troviamo l’imprint editoriale: Ferando Berteli Exc. Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei venti: TRAMONTANA, MEDJODJA, LEVANTE, PONIENTE, il nord e in alto. Graduazione ai margini di 10’ in 10’, da 36° a 46°15’ di latitudine e da 3° 20’ a 20° 15’ (da 2° a 21° 35’ in alto) di longitudine.

Esemplare nel primo stato di tre secondo Bifolco/Ronca, con l’indirizzo di Ferrando Bertelli.

Sebbene basata sul lavoro di Vicko Paletin [Paletino], stampato a Venezia nel 1551, la carta della regione di Paolo Forlani, edita sempre a Venezia da Ferrando Bertelli, riproduce fedelmente, anche negli errori di trascrizione, l’altra derivazione del Palateno, stampata a Roma da Vincenzo Luchini (1559). L’opera e priva di indicazioni temporali; dedicata ad Alessandro Serego, viene datata da Woodward al 1567 circa, anno della morte del Bertelli. Una successiva tiratura, sempre priva di data, e firmata da Donato Bertelli. Nell’Atlante Aragona esiste un esemplare che attesta uno stato intermedio della carta con il nome Donato non ancora leggibile sopra a quello di Ferrando.

Il domenicano Vicko Paletin (Korcula 1508-1571, it. Vincenzo Paletino da Curzola, noto anche come Vincentius Corsulensis) trascorse circa dieci anni in viaggio nel Nuovo Mondo, come da lui affermato nella prefazione alla traduzione dell’opera L’Arte de Navigare di Pietro Medina. Verso la fine del quarto decennio del XVI secolo, fece ritorno in Spagna, ed è qui che raccolse le informazioni per la compilazione della sua mappa. Nella estesa legenda in basso, dichiara di essere a conoscenza di due sole opere a stampa della regione, una del 1544, identificabile come quella del Gastaldi ed una non datata ma più antica (probabilmente la carta del Vavassore). È noto che Paletino durante il Concilio di Trento (1550) presentò una carta manoscritta della Penisola Iberica a quattro cardinali: Pietro Vaglier di Alghero, Giovanni de Salazar di Lanciano, Pietro Agostino di Huesca e Francesco di Navarra di Badajoz. I cardinali compararono la carta con le precedenti e in data 6 ottobre dello stesso anno la approvarono, definendola ‘perfetta in ogni linea’. Forte di questo beneplacito, il Paletino si recò a Venezia presso il Concilio dei Dieci, che gli concesse un privilegio di stampa di durata decennale. La carta fu pubblicata nel 1551 con la dedica al cardinale Francesco di Navarra. La mappa ebbe una grande influenza e fu subito ripresa e copiata; la prima derivazione è la Nova descriptio Hispania (1553) edita ad Anversa da Hieronimus Cook, seguita da una carta con lo stesso titolo edita a Londra da Thomas Geminus (1555). L’unico esemplare conosciuto della mappa è quello conservato nell’Atlante Doria, poi collezione Wardington, venduto da Sotheby’s a Londra nel 2005.

Paolo Forlani, nativo di Verona, nel 1560 aprì una propria bottega calcografica a Venezia, Al segno del pozzo, come risulta da alcune sue opere. Dal 1566 è attivo a Merzaria al segno della colonna e dal 1569 a Merzaria al segno della nave. Forlani ebbe rapporti commerciali con i maggiori editori di materiale cartografico del tempo, tra questi Antonio Lafreri, la famiglia Bertelli ed altri. Oltre ad essere un talentuoso incisore, era altresì rapido nell’esecuzione, qualità che gli consentì di lavorare contemporaneamente per editori diversi, e di eseguire una gran quantità di lavori. Woodward attribuisce a Forlani circa cento opere, di cui la maggior parte però non sono firmate. Tra il 1560 e il 1567, Forlani collaborò con Ferrando Bertelli, per cui incise una decina di rami, con Camocio, Bolognino Zaltieri e con Claudio Duchetti, per il quale incise alcune mappe. Per la sua attività professionale fu però molto importante e preziosa la collaborazione con Giacomo Gastaldi per il quale incise tredici carte. Nel 1567 Forlani pubblicava e commerciava la sua opera Il primo libro delle città et fortezze principali del mondo, i cui rami passarono poi a Bolognino Zaltieri. È probabile che il Forlani sia morto durante la peste che si diffuse a Venezia dal 1575.

Ferdinando o Ferrando Bertelli nasce a Boarno di Salò, l’odierna Vobarno, intorno al 1520. Incisore, editore, calcografo e mercante di stampe attivo a Venezia all’insegna di S. Marco in Merzaria. Poco conosciamo della sua vita, di certo collaborò con Giovanni Francesco Camocio e con Paolo Forlani per l’edizione e la vendita di incisioni, carte geografiche e piante di città. Probabilmente fu il capostipite di una famiglia di incisori, i cui legami di parentela non sono noti; molte delle sue mappe furono ristampate con le firme di Donato, Andrea. Niccolò e Pietro Bertelli. La sua opera più importante è la raccolta dal frontespizio bilingue, italiano e latino, Civitatum aliquot insigniorum et locorum, magis munitorum exacta delineatio: cum additione aliquot insularum principalium. Disegni di alcune più illustri città, et fortezze del mondo, con aggionta di alcune Isole principali, con imprint Ferrando Bertelli formis M.D.LXVIII (1568).

Acquaforte e bulino, impressa da due lastre su altrettanti fogli di carta vergata coeva, privi di filigrana, con margini, leggere abrasioni visibili al verso, per il resto in ottimo stato di conservazione.

Esemplare ancora da unire.

Bibliografia

Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 1124, Tav. 468 I/III; Almagià, Monumenta Cartografica Vaticana, 1948, p. 49; Cartografía de España (1994): n. 7; Hernando Rica (1995): pp. 123; Tooley (1939): n. 531; Woodward (1990): n. 68.

Paolo FORLANI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

Paolo Forlani (o Furlani) fu attivo a Venezia tra il 1560 e il 1574 come mercante di stampe e incisioni, in particolare di carte geografiche, vedute e piante. Le sue incisioni, in gran parte di soggetto geografico, risultano pubblicate dai principali editori e stampatori veneziani. Importante per il Forlani è la collaborazione con Giacomo Gastaldi del quale incise ben 13 carte. Le prime opere note risalgono al 1560 circa , e tra queste: un Globo (10 cm di diametro) in cui Forlani ricorda “Giacomo gastaldo cosmografo raro” che “ questi mesi addietro me ha dato un disegno, o descrittone universale di tutta la terra”; la carta della Germania, tratta dal Gastaldi, una carta dell’ Oceano Atlantico di Niccolò de Nicolai. Esclusa la carta della Germania, nelle altre il nome di Forlani è associato con quello di Giovanni Francesco Camocio che si firma proprietario dei rami “aereis formis” . Dotato di una considerevole capacità tecnica e di una velocità nella realizzazione delle incisioni, collaborò nello stesso momento con altri tipografi e stampatori veneziani: Ferrando Bertelli, uca Bertelli, Bolognino Zaltieri per il quale incise “Il Gran Consiglio”, una delle rare immagini figurative dell’incisore nella quale viene rappresentata la riunione del gran consiglio della Repubblica di Venezia, svoltasi nel palazzo Ducale l’8 luglio 1566. Tra gli autori da cui trasse le sue incisioni è da ricordare l’olandese Jacob van Deventer (Olanda 1566)e Girolamo Bellarmato (Toscana 1563). Il Forlani intreccia una relazione commerciala anche con Claudio Duchetti, editore romano, per il quale incide alcune carte tra cui l’Europa con il Mediterraneo, un planisfero, l’isola di Creta, la Morea e Rodi. Attraverso le dediche riportate sulle sue stampe è stato possibile avere delle interessanti informazioni circa la sua attività commerciale e appurare l’esistenza di una sua bottega per lo smercio delle stampe. L’opera più importante dell’incisore è la prima raccolta organica di cartografia urbana stampata in Italia, con incisioni datate 1566 e 1567 dal titolo Il primo delle città, et fortezze principali del mondo, pubblicata nel 1567 e venduta nella bottega “ al segno della colonna”. Opera dedicata ad Alfonso dal Corno, funzionario del duca di Ferrara. L’unica raccolta completa di tale volume è conservata nella Osterreichische Nationalbibliothek e consta di 32 vedute e piante urbane (21x29cm). Forlani non pubblicò mai la seconda parte in quanto egli consegnò i rami che furono utilizzati, nello stesso anno, da Domenico Zenoi in una raccolta senza titolo di immagini urbane , e da Bolognino Zaltieri, nel 1569, nel volume De’ disegni delle più illustri città, et fortezze del mondo, curato da Giulio Ballino. Dopo il 1574 si perdono le notizie di Paolo Forlani, il planisfero del 1581, la Germania del 1583 ed il Golfo di Venezia del 1585 sono tarde edizioni stampate da successivi proprietari dei rami. Molto probabilmente egli morì durante la pestilenza che afflisse Venezia tra il 1575 ed il 1576.

Paolo FORLANI (Attivo a Venezia seconda metà del XVI secolo)

Paolo Forlani (o Furlani) fu attivo a Venezia tra il 1560 e il 1574 come mercante di stampe e incisioni, in particolare di carte geografiche, vedute e piante. Le sue incisioni, in gran parte di soggetto geografico, risultano pubblicate dai principali editori e stampatori veneziani. Importante per il Forlani è la collaborazione con Giacomo Gastaldi del quale incise ben 13 carte. Le prime opere note risalgono al 1560 circa , e tra queste: un Globo (10 cm di diametro) in cui Forlani ricorda “Giacomo gastaldo cosmografo raro” che “ questi mesi addietro me ha dato un disegno, o descrittone universale di tutta la terra”; la carta della Germania, tratta dal Gastaldi, una carta dell’ Oceano Atlantico di Niccolò de Nicolai. Esclusa la carta della Germania, nelle altre il nome di Forlani è associato con quello di Giovanni Francesco Camocio che si firma proprietario dei rami “aereis formis” . Dotato di una considerevole capacità tecnica e di una velocità nella realizzazione delle incisioni, collaborò nello stesso momento con altri tipografi e stampatori veneziani: Ferrando Bertelli, uca Bertelli, Bolognino Zaltieri per il quale incise “Il Gran Consiglio”, una delle rare immagini figurative dell’incisore nella quale viene rappresentata la riunione del gran consiglio della Repubblica di Venezia, svoltasi nel palazzo Ducale l’8 luglio 1566. Tra gli autori da cui trasse le sue incisioni è da ricordare l’olandese Jacob van Deventer (Olanda 1566)e Girolamo Bellarmato (Toscana 1563). Il Forlani intreccia una relazione commerciala anche con Claudio Duchetti, editore romano, per il quale incide alcune carte tra cui l’Europa con il Mediterraneo, un planisfero, l’isola di Creta, la Morea e Rodi. Attraverso le dediche riportate sulle sue stampe è stato possibile avere delle interessanti informazioni circa la sua attività commerciale e appurare l’esistenza di una sua bottega per lo smercio delle stampe. L’opera più importante dell’incisore è la prima raccolta organica di cartografia urbana stampata in Italia, con incisioni datate 1566 e 1567 dal titolo Il primo delle città, et fortezze principali del mondo, pubblicata nel 1567 e venduta nella bottega “ al segno della colonna”. Opera dedicata ad Alfonso dal Corno, funzionario del duca di Ferrara. L’unica raccolta completa di tale volume è conservata nella Osterreichische Nationalbibliothek e consta di 32 vedute e piante urbane (21x29cm). Forlani non pubblicò mai la seconda parte in quanto egli consegnò i rami che furono utilizzati, nello stesso anno, da Domenico Zenoi in una raccolta senza titolo di immagini urbane , e da Bolognino Zaltieri, nel 1569, nel volume De’ disegni delle più illustri città, et fortezze del mondo, curato da Giulio Ballino. Dopo il 1574 si perdono le notizie di Paolo Forlani, il planisfero del 1581, la Germania del 1583 ed il Golfo di Venezia del 1585 sono tarde edizioni stampate da successivi proprietari dei rami. Molto probabilmente egli morì durante la pestilenza che afflisse Venezia tra il 1575 ed il 1576.