Le Colonie Unite dell’America Settentr.le di nuova projezione...
Riferimento: | MS6440 |
Autore | Antonio ZATTA |
Anno: | 1778 |
Zona: | Stati Uniti |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 1280 x 1300 mm |
Riferimento: | MS6440 |
Autore | Antonio ZATTA |
Anno: | 1778 |
Zona: | Stati Uniti |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 1280 x 1300 mm |
Descrizione
Carta geografica murale, composta da 12 fogli ancora da unire, tratta dall'Atlante Novissimo dello Zatta, pubblicato a Venezia tra il 1779 ed il 1785. La carta è basata su quella di J. Mitchell che venne usata per stabilire i confini delle colonie nel trattato di pace del 1783 di Parigi, a conclusione della Guerra di Indipendenza.
La carta divenne quindi la prima mappa ufficiale degli Stati Uniti. Quella dello Zatta rappresenta la prima edizione italiana di questa leggendaria carta, realizzata nel classico stile settecentesco veneziano, includendo un cartiglio molto decorativo contenente la carta delle Bermuda. Tuttavia la carta dello Zatta presenta delle significative varianti rispetto al suo prototipo, includendo maggiori informazioni geografiche, dedotte da altre fonti cartografiche. Per esempio la Virginia deriva dalla carta di Fry e Jefferson del 1753, mentre sono indicate informazioni relative alla guerra d’indipendenza nei dintorni di Saratoga, Philadelphia e Charleston.
Da ricordare inoltre che questa rappresenta una delle prime carte ad assegnare alle colonie britanniche in rivolta l’appellativo di “Colonie unite”. Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni, 12 fogli, in eccellente stato di conservazione.
Carta geografica tratta dall’Atlante novissimo, illustrato ed accresciuto sulle osservazioni e scoperte fatte dai più celebri e più recenti geografi. Stampato in quattro volumi da Antonio Zatta tra il 1779 ed il 1785.
Atlante fra i più belli e completi mai pubblicati in Italia nel XVIII secolo, l'opera più famosa dello Zatta.
L’Atlante Novissimo, come si specifica anche nel titolo, è “accresciuto sulle osservazioni scoperte fatte dai più celebri e più recenti geografi”. Tra le novità più significative vi è la comparsa delle nuove isole scoperte nell'Oceano Pacifico da James Cook e la prima carta italiana della Nuova Zelanda. Le illustrazioni furono ideate e disegnate dai suoi collaboratori Giovanni Marco Pitteri, Anton Friedrich Busching, Pietro Antonio Novelli ed incise da Giuliano Zuliani.
Il primo tomo dell’atlante è introdotto da un breve saggio di geografia generale dove l’autore definisce in modo sintetico e preciso gli elementi che compongono i reticoli eclittico ed equatoriale usati nelle tavole. Interessante la sezione dove si sofferma a descrivere il fenomeno della precessione degli equinozi e quello della variazione ciclica dell'obliquità dell'eclittica.
Acquaforte, stampata su carta vergata coeva, coloritura coeva dei contorni, in buone condizioni.
Bibliografia
Sabin 68109; Stephenson, A la Carte, p. 113; cf P 650, 651. Map Forum 1, p. 58.
|
Antonio ZATTA (Venezia 1722 - 1804)
Antonio Zatta fu uno dei più importanti editori italiani di mappe tra la fine del '700 e gli inizi dell'800. Fu inoltre egli stesso cartografo, tipografo, e anche libraio La sua bottega, che aveva sede a Venezia, si dedicò alla pubblicazioni di carte geografiche ed atlanti, oltre che di numerosi classici della letteratura. La sua produzione segnò un importante passaggio nello stile calcografico, sostituendo gli elementi mitici dei cartigli tradizionali con immagini rappresentative della città di Venezia. La sua opera più importante e più nota è l'Atlante Novissimo…, pubblicato in quattro volumi tra il 1775 e il 1789. Nella sua produzione ha una parte notevole l'illustrazione calcografica (frontespizi, fregi, vignette, ritratti), affidata per lo più al fratello Giacomo e a P. A. Novelli.
|
Bibliografia
Sabin 68109; Stephenson, A la Carte, p. 113; cf P 650, 651. Map Forum 1, p. 58.
|
Antonio ZATTA (Venezia 1722 - 1804)
Antonio Zatta fu uno dei più importanti editori italiani di mappe tra la fine del '700 e gli inizi dell'800. Fu inoltre egli stesso cartografo, tipografo, e anche libraio La sua bottega, che aveva sede a Venezia, si dedicò alla pubblicazioni di carte geografiche ed atlanti, oltre che di numerosi classici della letteratura. La sua produzione segnò un importante passaggio nello stile calcografico, sostituendo gli elementi mitici dei cartigli tradizionali con immagini rappresentative della città di Venezia. La sua opera più importante e più nota è l'Atlante Novissimo…, pubblicato in quattro volumi tra il 1775 e il 1789. Nella sua produzione ha una parte notevole l'illustrazione calcografica (frontespizi, fregi, vignette, ritratti), affidata per lo più al fratello Giacomo e a P. A. Novelli.
|