Terra Sancta

Riferimento: S46127
Autore Abraham ORTELIUS
Anno: 1595 ca.
Zona: Terra Santa
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 505 x 370 mm
800,00 €

Riferimento: S46127
Autore Abraham ORTELIUS
Anno: 1595 ca.
Zona: Terra Santa
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 505 x 370 mm
800,00 €

Descrizione

Titolo nel cartiglio in alto a sinistra: TERRA SANCTA, | "A Petro Laicstain perlustrata, et ab eius ore | et schedis à Christiano Schrot in tabulam redacta". In mezzo al centro, nel Mar Morto, si legge: MARE MORTVVM, "olim Salinarum | vallis, predicatæ foecundidatis, et amoenitatis : quam Iordanis | mediam irrigabat. adeò vt ob felicitatem paradiso Dei | conferebatur. Post autem Sodoma euersa, et vicina | opida, mutata est in illam sterilitatem, qua hodie | adhuc conspicitur. Diuinæ ultionis admiranda | vestigia".

Bella mappa della Terra Santa basata sul lavoro di Petrus Laicksteen, un astronomo olandese di cui non conosciamo le date di nascita e morte, che raccolse materiale topografico sulla Palestina durante il suo soggiorno lì nel 1556. Questo fu utilizzato da Christian Sgrothen (ca. 1520- 1608) che pubblicò una mappa di nove fogli della Palestina, stampata nel 1570 presso Hieronymous Cock (Karrow 70/10, p. 484, Meurer p. 180, 239).

Esemplare del secondo stato, che compare nell'edizione successiva al 1595 del Theatrum Orbis Terrarum.

Dalla rara edizione italiana del Theatrum Orbis Terrarum stampata ad Anversa da Jean Baptiste Vrients nel 1608 e poi nel 1612.

Il Theatrum Orbis Terrarum è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il Theatrum rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del Theatrum furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients.

Acquaforte, finemente colorata in epoca, restauri lungo la piega centrale e al testo al verso, per il resto in buono stato di conservazione.

Bibliografia

Van den Broecke, Ort 173 II; Koeman/Meurer: 106, Karrow: 1/153, vdKrogtAN: 8150:31C.

Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)

Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.

Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)

Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.