Orvietum
Riferimento: | S38957 |
Autore | Pieter (Petrus KAERIUS) VAN DEN KEERE |
Anno: | 1598 ca. |
Zona: | Orvieto |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 122 x 87 mm |
Riferimento: | S38957 |
Autore | Pieter (Petrus KAERIUS) VAN DEN KEERE |
Anno: | 1598 ca. |
Zona: | Orvieto |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 122 x 87 mm |
Descrizione
Rara carta geografica per la prima volta pubblicata nel "Caert-thresoor" di Barent Langenes del 1598, quii nella successiva ristampa con testo latino del 1600, denominata "Tabularum Geographicarum Contractarum" ed edita da Cornelis Claesz.
Alla fine del XVI secolo il più famoso e commercializzato atlante “tascabile” era l"’Epitome" di Abraham Ortelius. Nel 1598 gli editori Barent Langenes e Cornelis Claesz diedero alle stampe una raccolta di superiore qualità. Le lastre sono affidate ad abili intagliatori quali Pieter Kaerius e Jodocus Hondius. Successivamnet il Claesz incaricò Petrus Bertius di scrivere il testo del "Tabularum Geographicarum Contractarum", atlante tascabile per la prima volta pubblicato nel 1600 con testo latino.
Incisione in rame, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione. Rara.
Pieter (Petrus KAERIUS) VAN DEN KEERE (1571 - 1646 ca.)
Pieter van den Keere era uno dei tanti rifugiati che fuggivano dale persecuzioni religiose nei Paesi Bassi tra il 1570 e il 1590. Si trasferì a Londra nel 1584 con la sorella, che poi sposò Jodocus Hondius, anch’egli rifugiatosi lì, e attraverso Hondius apprese l’arte di incisore e cartografo. Durante l’intero corso della sua vita lavorativa incise numerose mappe individuali per importanti cartografi dell’epoca, ma stampò anche un atlante dei Paesi Bassi (1617-22) e mappe delle isole britanniche, che sono divenute famose come Miniature Speeds, un nome incorretto che richiede una spiegazione.
Nel 1599 incise 44 lastre delle contee inglesi e gallesi, le regioni della Scozia e le province dell’Irlanda. Le mappe inglesi si ispiravano a Saxton, quelle scozzesi a Ortelius e le irlandesi alla famosa mappa di Boezio. Queste mappe non vennero pubblicate in un libro, ma esistono prove che suggeriscono una data di stampa (ad Amsterdam) tra il 1605 e il 1610, sebbene alcuni studiosi ritengano che esse esistettero solo sottoforma di prove fino al 1617, anno in cui Willem Blaeu le stampò con l’edizione latina della Britannia di Camden. In quell’occasione vennero poi aggiunte due mappe, una delle isole inglesi e l’altra dello Yorkshire, derivante quest’ultima da Saxton. Per rendere il tutto ancora più complicato, il titolo di questa edizione è riportato come 'Guilielmus noster Janssonius', ovvero la forma latinizzata del nome che Blaeu comunemente usò fino al 1619.
Successivamente, queste lastre finirono nelle mani dell’editore di Speed, George Humble, che nel 1627, anno in cui diede alla stampa la più importante edizione dell’atlante di Speed, pubblicò anche le mappe di van der Keere in edizione tascabile. Per queste, usò il testo descrittivo delle grandi mappe di Speed, per questo sono conosciute come Miniature Speeds. Infatti, delle 63 mappe nell’atlante, 40 derivavano dalle lastre originali di van den Keere plates, rielaborate, 16 vennero prese dall’opera di Speed e 7 erano aggiuntive. La pubblicazione ebbe molto successo, considerata anche la riedizione dell’anno 1676.
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Pieter (Petrus KAERIUS) VAN DEN KEERE (1571 - 1646 ca.)
Pieter van den Keere era uno dei tanti rifugiati che fuggivano dale persecuzioni religiose nei Paesi Bassi tra il 1570 e il 1590. Si trasferì a Londra nel 1584 con la sorella, che poi sposò Jodocus Hondius, anch’egli rifugiatosi lì, e attraverso Hondius apprese l’arte di incisore e cartografo. Durante l’intero corso della sua vita lavorativa incise numerose mappe individuali per importanti cartografi dell’epoca, ma stampò anche un atlante dei Paesi Bassi (1617-22) e mappe delle isole britanniche, che sono divenute famose come Miniature Speeds, un nome incorretto che richiede una spiegazione.
Nel 1599 incise 44 lastre delle contee inglesi e gallesi, le regioni della Scozia e le province dell’Irlanda. Le mappe inglesi si ispiravano a Saxton, quelle scozzesi a Ortelius e le irlandesi alla famosa mappa di Boezio. Queste mappe non vennero pubblicate in un libro, ma esistono prove che suggeriscono una data di stampa (ad Amsterdam) tra il 1605 e il 1610, sebbene alcuni studiosi ritengano che esse esistettero solo sottoforma di prove fino al 1617, anno in cui Willem Blaeu le stampò con l’edizione latina della Britannia di Camden. In quell’occasione vennero poi aggiunte due mappe, una delle isole inglesi e l’altra dello Yorkshire, derivante quest’ultima da Saxton. Per rendere il tutto ancora più complicato, il titolo di questa edizione è riportato come 'Guilielmus noster Janssonius', ovvero la forma latinizzata del nome che Blaeu comunemente usò fino al 1619.
Successivamente, queste lastre finirono nelle mani dell’editore di Speed, George Humble, che nel 1627, anno in cui diede alla stampa la più importante edizione dell’atlante di Speed, pubblicò anche le mappe di van der Keere in edizione tascabile. Per queste, usò il testo descrittivo delle grandi mappe di Speed, per questo sono conosciute come Miniature Speeds. Infatti, delle 63 mappe nell’atlante, 40 derivavano dalle lastre originali di van den Keere plates, rielaborate, 16 vennero prese dall’opera di Speed e 7 erano aggiuntive. La pubblicazione ebbe molto successo, considerata anche la riedizione dell’anno 1676.
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