Carta Orografica e Idrografica delle Provincie Toscane

Riferimento: CO-174
Autore Francesco VALLARDI
Anno: 1868 ca.
Zona: Toscana
Luogo di Stampa: Milano
Misure: 550 x 680 mm
150,00 €

Riferimento: CO-174
Autore Francesco VALLARDI
Anno: 1868 ca.
Zona: Toscana
Luogo di Stampa: Milano
Misure: 550 x 680 mm
150,00 €

Descrizione

Carta orografica e idrografica della Toscana relativa al periodo post unitario.

L'indicazione di responsabilità presente sotto il titolo recita "Milano dal Dr. Francesco Vallardi, tipografo - editore", elemento che porta a ipotizzare l'originaria appartenenza dell'esemplare all’Atlante Geografico e Storico dell'Italia di Francesco Vallardi, stampato a Milano a partire dal 1865 (la datazione riportata da qualcuno è 1868, altri sostengono 1880 circa).

L’opera di Francesco Vallardi, esponente di una dinastia di editori milanesi, si proponeva di ricalcare le fortunate orme dell'atlante di Attilio Zuccagni Orlandini (1844) che, sebbene di pochi anni precedente, risaliva alle divisioni del periodo pre-unitario.

Il Vallardi riutilizzò le lastre di Zuccagni Orlandini, aggiornandole con le nuove provincie e le nuove informazioni.

Incisione in rame, con la tipica coloritura dell'epoca che caratterizza le mappe dell'Atlante Geografico d'Italia del Vallardi.

Francesco VALLARDI (1736-1799)

Francesco Cesare fu l'iniziatore della secolare attività editoriale e tipografica della famiglia Vallardi, avendo ereditato dallo zio Giulio Scaccia una libreria, che guidò per cinquant'anni facendone uno dei centri della vita culturale di Milano, dove convenivano C. Beccaria e i fratelli Verri, G. Parini, A. Volta, ecc. Gli succedettero i figli Pietro (1770-1819) e Giuseppe (1784-1861), che intitolarono (1812) la ditta ai Fratelli Vallardi, distinguendosi nella pubblicazione di libri e stampe d'arte. La casa editrice è ancora attiva col titolo Antonio Vallardi.

Francesco VALLARDI (1736-1799)

Francesco Cesare fu l'iniziatore della secolare attività editoriale e tipografica della famiglia Vallardi, avendo ereditato dallo zio Giulio Scaccia una libreria, che guidò per cinquant'anni facendone uno dei centri della vita culturale di Milano, dove convenivano C. Beccaria e i fratelli Verri, G. Parini, A. Volta, ecc. Gli succedettero i figli Pietro (1770-1819) e Giuseppe (1784-1861), che intitolarono (1812) la ditta ai Fratelli Vallardi, distinguendosi nella pubblicazione di libri e stampe d'arte. La casa editrice è ancora attiva col titolo Antonio Vallardi.