Carta Militare del Regno d'Etruria e del Principato di Lucca
Riferimento: | CO-662 |
Autore | Gaudenzio BORDIGA |
Anno: | 1806 |
Zona: | Toscana |
Luogo di Stampa: | Milano |
Misure: | 1100 x 1095 mm |
Riferimento: | CO-662 |
Autore | Gaudenzio BORDIGA |
Anno: | 1806 |
Zona: | Toscana |
Luogo di Stampa: | Milano |
Misure: | 1100 x 1095 mm |
Descrizione
Rara carta geografica disegnata da Gaudenzio Bordiga ed incisa da Leone Antonini per il Deposito Generale della Guerra, diretto da Antonio Campana.
“Il Regno d'Etruria venne costituito il 21 marzo 1801 a seguito del trattato di Aranjuez e fu designato come sovrano Ludovico I di Borbone, che aveva rinunciato ai ducati di Parma e Piacenza, annessi alla Francia. Il regno ebbe vita brevissima poi- ché il 10 dicembre 1807 venne definitivamente annesso all'Impero Francese.
In questo breve arco temporale ebbe vita un "Bureau Géographique" (Scrittojo Geografico in alcuni documenti) diretto da Giovanni de Baillou (1758-1819) che ebbe, nel 1801, la nomina di "Geografo regio". Nel tentativo di fornire una base geometrica al catasto approvato da Ludovico di Borbone 1'11 agosto 1802, de Baillou effettuò con il Barone de Zach alcune osservazioni astronomiche, trigonometriche e livellazioni sul territorio toscano. La carta manoscritta fu terminata nel 1804, in scala 1:500 000, con dedica alla Regina Maria Luisa di Borbone (Toscana dei Lorena 1991: 120), e si sa che una copia di questa carta "che fu tenuta per la migliore fra le conosciute in quel tempo, venne acquistata a non lieve prezzo per l'Uffizio geografico dell'Italiana Repubblica" (Pera 1867: 319). Tuttavia, è poco probabile, come asserisce Mori e molti altri recenti studiosi, che la "Carta militare del Regno d'Etruria" sia stata realizzata nel Deposito generale della Guerra di Milano sulla scorta della carta di Baillou, per altro non menzionato nella breve nota storica presente sul quinto foglio. Nel breve testo esplicativo si fa riferimento solo alle "più recenti Astronomiche osservazioni", probabilmente quelle eseguite dai Francesi diretti dal geodeta Louis Puissant (1769- 1843) nell'isola d'Elba, negli anni 1802-3 (Bertahut 1904: I, 402-410) per connetterla alla Corsica e alla Francia. Inoltre, "à part quelques points de la côté determinés par Tofino et par Puissant osserva Berthaut - la carte [di Baillou] ne possedait d'autre charpente que les positions astronomique de Pise, Livourne et Florance" (Berthut; II, 380). La scala della carta milanese è più che doppia di quella utilizzata da Baillou (le carte derivate sono in genere più piccole degli originali), il contorno costiero è significativamente differente, i rilievi han- no conformazione e andamento diversi e le longitudini sono riferite a Parigi e non all'isola di Ferro. D'altro canto, l'esistenza di una prima tiratura della carta milanese datata 1804 (Peco 1998: 186), nel cui titolo non vi è menzione del Principato di Lucca, porta a escludere che si sia potuto fare uso della carta di Baillou terminata quello stesso anno. I dettagli della carta, come è riportato nel testo esplicativo al di sotto delle scale, sono stati desunti "dalle scelte Carte Topografiche del Sig.r Generale Divisione Dąbrowski, non che dalle ricognizioni militari eseguite nelle prossime passate guerre". Il generale polacco Jan Henryk Dąbrowski (1755-1818) era al servizio della Armé d'Italie quando, al comando di una legione polacca, fu inviato a reprimere la rivolta di Arezzo insorta il 6 maggio 1799 contro il governo di occupazione francese (Battaglia di Rigutino), da cui il possibile riferimento alle "ricognizioni militari" eseguite pochi anni prima. La carta disegnata da Gaudenzio Bordiga, e incisa da Leone Antonini (1776-1862), è in sostanza un prodotto assolutamente nuovo e originale sebbene realizzato sulla scorta di materiale eterogeneo. La carta della Toscana, alla quale Baillou continuò a lavorare negli anni successivi, in qualità di direttore dello “Scrittojo geografico” toscano, non vide mai luce” (cfr. V. Valerio in La cartografia italiana in ètà Napoleonica (1796-1815) pp. 166-167, n. 71).
Gaudenzio Bordiga (1773-1837), disegnatore e incisore attivo a Milano nella prima metà del XIX secolo, dove tra l'altro rivesti l'incarico di Capo incisore nel Deposito della Guerra.
Il Deposito della Guerra di Milano era un ente istituito nel 1802 per assicurare, tra l'altro, la formazione, l'incisione, la verifica e la conservazione di ogni tipo di carte, sul modello dell'analogo omonimo Dépôt de la guerre di Parigi, originato dal "Bureau Topografico" operante al seguito delle Armate Francesi fin dal 1796 e che nel 1801 si stabili definitivamente a Milano. Dopo la caduta di Napoleone e il successivo Congresso di Vienna (1814-1815), sancita la costituzione del Regno Lombardo-Veneto, nel 1816 il "Deposito" fu trasformato nel più ampio "Instituto Geografico Militare dell'I. R. Stato Maggiore austriaco", conservando la sua sede a Milano. Esaurito il suo compito con la copertura cartografica quasi totale delle regioni centro-settentrionali dell'Italia, nel 1839 il "Deposito" fu poi trasferito a Vienna, dove assunse la denominazione di "K.u.K. Militär Geographischen Institut".
Acquaforte, in sei fogli interi, divisi in settori montati su tela a stacchi e ripiegata in astuccio coevo. Carta leggermente brunita, per il resto in buono stato di conservazione. Rara.
Bibliografia
V. Valerio in La cartografia italiana in ètà Napoleonica (1796-1815) pp. 166-167, n. 71.
Gaudenzio BORDIGA (1773 - 1837)
Gaudenzio Bordiga (Camasco, 10 febbraio 1773 – Milano, 18 gennaio 1837) è stato un incisore e cartografo italiano. Seguì gli studi letterari e di disegno. Nato in Valsesia nel 1773 nell'allora comune autonomo di Camasco, ora frazione di Varallo, inizia i suoi studi letterari e di disegno presso la celebre scuola di disegno di Varallo. In seguito, terminato il percorso di studi, sul finire del Settecento decide di stabilirsi a Milano insieme al suo fratello maggiore Benedetto, con il quale inizia una proficua collaborazione nella incisione di una serie di carte geografiche e topografiche e nella redazione di alcuni saggi. In questi anni, vista l'abilità e la precisione nei loro lavori, vengono ammessi nell'ufficio topografico militare di Milano, dove eseguono importanti commissioni per il governo, tra cui le carte della Lombardia, dell'Italia e dell'Europa (L'europa nel suo stato presente). Tra queste carte, vale la pena ricordare la Carte générale du théâtre de la guerre en Italie di Bacler-Dalbeche, commissionata nel 1797 ai due fratelli Bordiga direttamente dallo Stato Maggiore dell'Armata francese di Napoleone. Tale carta, celebrativa della prima campagna d'Italia, è stata da loro incisa in cinquantaquattro fogli sotto la direzione di Giacomo Pinchetti. Interessante anche la pubblicazione - sempre a due mani - dei seguenti volumi: Storia delle piante forastiere le più importanti nell'uso medico, od economico, 1793 (di cui seguirono le illustrazioni); Elementi di figura, 1807, contenente 17 incisioni riproducenti alcuni particolari di sculture classiche e due tavole anatomiche. Nella prima decade dell'Ottocento, anche senza la collaborazione del fratello Benedetto, disegna e incide varie carte geografiche militari tra le quali: Carta delle stazioni militari in Italia, 1804, la Carta militare del regno d'Etruria e del principato di Lucca, 1806, Isle de Corse (Corsica), 1813. Con il tempo, esattamente nel 1807, Gaudezio diventa capo incisore dell'Istituto Geografico Militare e viene in seguito confermato anche nel 1815. Più avanti, si occupa della redazione e della stampa di una serie di opere di valore storico-artistico ricche di descrizioni e spunti critici, tra cui: Notizie intorno alle opere di Gaudenzio Ferrari, pittore e plasticatore, 1821; Storia e guida del Sacro Monte di Varallo, 1830; Le opere del pittore e plasticatore Gaudenzio Ferrari disegnate ed incise da Silvestro Pianazzi, dirette e descritte da Gaudenzio Bordiga, 1837. Nel 1834 viene decorato dall'Imperatore d'Austria con la medaglia d'oro dell'onore civile. Muore celibe a Milano, città nella quale è sempre restato attivo professionalmente, il 18 gennaio 1837.
|
Gaudenzio BORDIGA (1773 - 1837)
Gaudenzio Bordiga (Camasco, 10 febbraio 1773 – Milano, 18 gennaio 1837) è stato un incisore e cartografo italiano. Seguì gli studi letterari e di disegno. Nato in Valsesia nel 1773 nell'allora comune autonomo di Camasco, ora frazione di Varallo, inizia i suoi studi letterari e di disegno presso la celebre scuola di disegno di Varallo. In seguito, terminato il percorso di studi, sul finire del Settecento decide di stabilirsi a Milano insieme al suo fratello maggiore Benedetto, con il quale inizia una proficua collaborazione nella incisione di una serie di carte geografiche e topografiche e nella redazione di alcuni saggi. In questi anni, vista l'abilità e la precisione nei loro lavori, vengono ammessi nell'ufficio topografico militare di Milano, dove eseguono importanti commissioni per il governo, tra cui le carte della Lombardia, dell'Italia e dell'Europa (L'europa nel suo stato presente). Tra queste carte, vale la pena ricordare la Carte générale du théâtre de la guerre en Italie di Bacler-Dalbeche, commissionata nel 1797 ai due fratelli Bordiga direttamente dallo Stato Maggiore dell'Armata francese di Napoleone. Tale carta, celebrativa della prima campagna d'Italia, è stata da loro incisa in cinquantaquattro fogli sotto la direzione di Giacomo Pinchetti. Interessante anche la pubblicazione - sempre a due mani - dei seguenti volumi: Storia delle piante forastiere le più importanti nell'uso medico, od economico, 1793 (di cui seguirono le illustrazioni); Elementi di figura, 1807, contenente 17 incisioni riproducenti alcuni particolari di sculture classiche e due tavole anatomiche. Nella prima decade dell'Ottocento, anche senza la collaborazione del fratello Benedetto, disegna e incide varie carte geografiche militari tra le quali: Carta delle stazioni militari in Italia, 1804, la Carta militare del regno d'Etruria e del principato di Lucca, 1806, Isle de Corse (Corsica), 1813. Con il tempo, esattamente nel 1807, Gaudezio diventa capo incisore dell'Istituto Geografico Militare e viene in seguito confermato anche nel 1815. Più avanti, si occupa della redazione e della stampa di una serie di opere di valore storico-artistico ricche di descrizioni e spunti critici, tra cui: Notizie intorno alle opere di Gaudenzio Ferrari, pittore e plasticatore, 1821; Storia e guida del Sacro Monte di Varallo, 1830; Le opere del pittore e plasticatore Gaudenzio Ferrari disegnate ed incise da Silvestro Pianazzi, dirette e descritte da Gaudenzio Bordiga, 1837. Nel 1834 viene decorato dall'Imperatore d'Austria con la medaglia d'oro dell'onore civile. Muore celibe a Milano, città nella quale è sempre restato attivo professionalmente, il 18 gennaio 1837.
|