Viaggio da Ponte a Centino a Pienza
Riferimento: | CO-324 |
Autore | Antonio GIACHI |
Anno: | 1760 ca. |
Zona: | Viaggio Postale |
Misure: | 120 x 140 mm |
Riferimento: | CO-324 |
Autore | Antonio GIACHI |
Anno: | 1760 ca. |
Zona: | Viaggio Postale |
Misure: | 120 x 140 mm |
Descrizione
Rara carta itineraria manoscritta raffigurante i possibili viaggi della Toscana alla fine del XVIII secolo ove sono raffigurati i dettagliati percorsi con strade, Paesi, Chiese e Vicariati le Poste e i Castelli, finemente eseguita a china e colorata all'acquerello. Eseguita da Antonio Giachi, Firenze, circa 1760.
A partire dalla seconda metà del ‘700 le guide postali vivono un periodo di grande diffusione grazie a John Ogilby con l’opera “Britannia” edita per la prima volta a Londra nel 1674, egli inventa il modello a “strisce”, la mappa inserita nel libretto infatti riporta la rappresentazione del singolo percorso da una città all’altra, con le tappe intermedie, e ricorda molto da vicino le carte della moderna metropolitana, una raffigurazione lineare ed essenziale ma di chiara e immediata lettura e comprensione.
In Italia il modello a strisce risale ad una famiglia di cartografi - Giachi di Arezzo - che a partire dal 1740 circa, ebbero una bottega a Firenze “in via Lambertesca” e per due generazioni produssero moltissime carte itinerarie e libretti di viaggio esclusivamente manoscritti, pur in controtendenza rispetto alla moda dello stampato e alle esigenze del tempo, e ciò comportava una produzione decisamente minore, ma confezionata a misura del cliente.
Di questa famiglia di cartografi - Luigi Giachi e i figli Antonio e Francesco - non si hanno molte notizie; si sa solo che furono funzionari tecnici, tra gli anni 50 e 90 del ‘700, al servizio dell’amministrazione Lorenese come agrimensori e disegnatori/copisti. Furono autori di un nutrito gruppo di atlanti e raccolte relativi alle oltre 40 province vicariali, o ai circondari comunali in cui era suddiviso il Granducato. Poco si può dire sulla produzione individuale di ciascuno di loro, se non per la firma che talvolta compare in alcune opere. Di Francesco le attribuzioni sono molto poche mentre di Luigi sappiamo che era stabilmente al servizio del granduca Pietro Leopoldo e Ferdinando III. Di Antonio invece sappiamo che fu autore di atlanti contenenti la serie di carte relative alle circoscrizioni giudiziarie della Toscana negli anni prima del 1772. La collezione Giachi, conservata e digitalizzata dalla Biblioteca Nazionale di Firenze, comprende 132 carte manoscritte realizzate nel 1780 rappresentanti diversi siti della Toscana. Le carte attengono a differenti tipologie cartografiche: carte di territori specifici come diocesi o vicariati, piante di città, piante di fortezze e castelli, vedute della costa o di paesaggi, carte rappresentanti i corsi dei fiumi (cfr. Moreni, Bibliografia storico-ragionata della Toscana, I, 425.)
Antonio GIACHI
Antonio GIACHI