Tarvisi
Riferimento: | S19265 |
Autore | Georg BRAUN & Franz HOGENBERG |
Anno: | 1598 |
Zona: | Treviso |
Luogo di Stampa: | Anversa e Colonia |
Misure: | 492 x 190 mm |
Riferimento: | S19265 |
Autore | Georg BRAUN & Franz HOGENBERG |
Anno: | 1598 |
Zona: | Treviso |
Luogo di Stampa: | Anversa e Colonia |
Misure: | 492 x 190 mm |
Descrizione
Bella veduta prospettica di Treviso, pubblicata nel quinto volume del Civitates Orbis Terrarum.
L’opera è inserita nel Civitates Orbis Terrarum, il primo atlante devoto esclusivamente alle piante e vedute delle principali città del mondo. Stampato in sei volumi tra il 1572 ed il 1617 ebbe grande fortuna e diffusione, tanto che ne furono stampate diverse edizioni tradotte in latino, tedesco e francese.
Nel 1572, a Colonia, George Braun (1541-1622), chierico della città, pubblica il primo dei sei volumi del Civitates Orbis Terrarum, che contiene - in totale - oltre 500 prospettive, viste a volo d’uccello e mappe di città di tutto il mondo, il cui ultimo volume fu pubblicato nel 1617. Frans Hogenberg (1535-1590) realizzò le tavole per i primi quattro libri, e Simon van den Neuwel (Novellanus, attivo dal 1580) quelli per i volumi V e VI.
L'autore si proponeva di raffigurare “non icones et typi urbium”, cioè non immagini generiche e tipizzate, “sed vrbes ipsae admirabili caelaturae artificio, spectantium oculis subiectae appareant”: non vogliono alludere o idealizzare ma rappresentare fedelmente sulla carta, riprodurre con esattezza, e in tempo reale, quello che l'occhio vede, così come annunciato nella prefazione al primo volume del Civitates Orbis Terrarum, Colonia 1572.
La città fortificata è vista da Sud.
Così Braun descrive la città: “Treviso è una nobile città della Marca Trevigiana, molto famosa nella storia dei Goti, poiché il padre del re Totila, che regnò a Verona e a Treviso, si dilettava particolarmente in questa città e vi abitava lui stesso, e suo figlio Totila, che poi divenne re degli Ostrogoti, vi nacque e fu educato. La città di Treviso ha tutte le necessità della vita in abbondanza, poiché è molto ben fornita di grano, vino, altri frutti e bestiame. Nella città sul fiume Sile ci sono molte fontane e magnifici edifici e case”.
Incisione su rame, finemente acquarellata, in ottime condizioni. Testo latino al verso.
Bibliografia
Van der Krogt 4, 36.
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George Braun (1541-1622), chierico di Colonia, fu il principale curatore dell’opera in VI volumi "Civitates Orbis Terrarum" che contiene oltre 500 prospettive, viste a volo d'uccello e mappe di città di tutto. L’ultimo volume fu pubblicato nel 1617, 5 anni prima della morte di Braun. L’ opera è stata ispirata dalla Cosmographia di Sebastian Münster, mentre nell’impaginazione si rifà al Theatrum orbis terrarum di Abraham Ortelius. Frans Hogenberg (Monaco di Baviera 1535-1590) realizzò le tavole per i volumi dal I al IV, e Simon van den Neuwel quelli per i volumi V e VI. Collaborarono, inoltre, Georg Hoefnagel, Daniel Freese, e Heinrich Rantzau. Dopo il 1618 le lastre divennero di proprietà di Abraham Hogenberg, che s’incaricò delle successive riedizioni. Alla sua morte, le lastre vennero acquistate da Jan Jansson il quale pubblicò un’edizione ampliata in otto volumi, riedita a sua volta negli anni successivi.
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Bibliografia
Van der Krogt 4, 36.
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George Braun (1541-1622), chierico di Colonia, fu il principale curatore dell’opera in VI volumi "Civitates Orbis Terrarum" che contiene oltre 500 prospettive, viste a volo d'uccello e mappe di città di tutto. L’ultimo volume fu pubblicato nel 1617, 5 anni prima della morte di Braun. L’ opera è stata ispirata dalla Cosmographia di Sebastian Münster, mentre nell’impaginazione si rifà al Theatrum orbis terrarum di Abraham Ortelius. Frans Hogenberg (Monaco di Baviera 1535-1590) realizzò le tavole per i volumi dal I al IV, e Simon van den Neuwel quelli per i volumi V e VI. Collaborarono, inoltre, Georg Hoefnagel, Daniel Freese, e Heinrich Rantzau. Dopo il 1618 le lastre divennero di proprietà di Abraham Hogenberg, che s’incaricò delle successive riedizioni. Alla sua morte, le lastre vennero acquistate da Jan Jansson il quale pubblicò un’edizione ampliata in otto volumi, riedita a sua volta negli anni successivi.
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