Civita Vecchia

Riferimento: CO-403
Autore Bartolomeo Crescenzio
Anno: 1602
Zona: Civitavecchia
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 255 x 260 mm
350,00 €

Riferimento: CO-403
Autore Bartolomeo Crescenzio
Anno: 1602
Zona: Civitavecchia
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 255 x 260 mm
350,00 €

Descrizione

Bartolomeo Crescenzio (Roma 1565 – 1607 circa)

Bartolomeo Crescenzi o Bartolomeo Romano nacque a Roma, presumibilmente intorno al 1565; compì una lunga serie di viaggi nel Mediterraneo per dedicarsi ad osservazioni scientifiche e tecniche sulla navigazione e la geografia, animato da un profondo amore per la scienza e dalla volontà di “redurre alla perfettione la più bella e difficultosa parte delle matematiche”. È il Crescenzio stesso a fornire talvolta notizie sulla sua attività inserendo informazioni personali nelle sue opere. Ad esempio, egli dice di esser stato il 5 luglio 1587 nell’isola di Scarpanto, giuntovi probabilmente dopo aver costeggiato l’Algeria. Nel 1588 il nome figura come idrografo nell’elenco dei comandanti della flotta permanente da poco costituita da Sisto V per contenere i sempre più frequenti attacchi della pirateria musulmana contro le coste italiane. L’inizio dell’attività ufficiale del Crescenzio nella Marina Pontificia si può senz’altro porre intorno agli anni 1588-1590; infatti, nel maggio 1588 partecipò ad una missione contro i corsari comandata da Orazio Lercari. Nel 1595 stampa a Napoli la sua prima opera, il Proteo militare. Gli ultimi anni del sec. XVI videro il Crescenzio costantemente impegnato in incarichi e missioni affidatigli dal papa e dal cardinale Aldobrandini: nel luglio 1596 dovette restaurare il porto di Civitavecchia e l'anno seguente, a conclusione del lavoro, gli vennero pagati 300 scudi (27 luglio 1597). Non si hanno più sue notizie dopo il 1607.

Bartolomeo Crescenzio (Roma 1565 – 1607 circa)

Bartolomeo Crescenzi o Bartolomeo Romano nacque a Roma, presumibilmente intorno al 1565; compì una lunga serie di viaggi nel Mediterraneo per dedicarsi ad osservazioni scientifiche e tecniche sulla navigazione e la geografia, animato da un profondo amore per la scienza e dalla volontà di “redurre alla perfettione la più bella e difficultosa parte delle matematiche”. È il Crescenzio stesso a fornire talvolta notizie sulla sua attività inserendo informazioni personali nelle sue opere. Ad esempio, egli dice di esser stato il 5 luglio 1587 nell’isola di Scarpanto, giuntovi probabilmente dopo aver costeggiato l’Algeria. Nel 1588 il nome figura come idrografo nell’elenco dei comandanti della flotta permanente da poco costituita da Sisto V per contenere i sempre più frequenti attacchi della pirateria musulmana contro le coste italiane. L’inizio dell’attività ufficiale del Crescenzio nella Marina Pontificia si può senz’altro porre intorno agli anni 1588-1590; infatti, nel maggio 1588 partecipò ad una missione contro i corsari comandata da Orazio Lercari. Nel 1595 stampa a Napoli la sua prima opera, il Proteo militare. Gli ultimi anni del sec. XVI videro il Crescenzio costantemente impegnato in incarichi e missioni affidatigli dal papa e dal cardinale Aldobrandini: nel luglio 1596 dovette restaurare il porto di Civitavecchia e l'anno seguente, a conclusione del lavoro, gli vennero pagati 300 scudi (27 luglio 1597). Non si hanno più sue notizie dopo il 1607.