Vero Dissegno di Buda Citta Capitale dell'Ongharia Inferiore assediata dall'Armi Imperiali L'An.o 1686

Riferimento: S43454
Autore François COLLIGNON
Anno: 1686
Zona: Budapest
Misure: 360 x 285 mm
Non Disponibile

Riferimento: S43454
Autore François COLLIGNON
Anno: 1686
Zona: Budapest
Misure: 360 x 285 mm
Non Disponibile

Descrizione

Rarissima stampa d’occasione, realizzata per documentare l’assedio di Budapest del 1686.

Nel cartiglio in alto si legge: VERO DISSEGNO DI BVDA CTTTA CAPTTALE DELL ONGHARIA INFERIORE ASSEDIATA / DALE'ARM! IM PER IA LI LAN.0 1686.

In basso la firma dell’incisore e l’excudit di Collignon: Lodouico gamier sc. Fran Colignon form. A Parione.

L'assedio di Buda del 1686 fu il secondo tentativo di conquista della città ungherese, in mano turca, da parte dell'armata austriaca, dopo il fallito assedio di due anni prima. L'operazione ebbe luogo nel corso della guerra austro-turca del 1683/89, durò due mesi e mezzo e si concluse con la conquista della capitale ungherese da parte dell'esercito austriaco e la disfatta di quello turco.

Nel corso della quinta guerra austro-turca, due anni dopo il fallito assedio di Buda del 1684, partì una seconda campagna militare per la conquista della capitale ungherese, alla quale partecipò un esercito di circa 74.000 soldati, una consistenza quasi doppia rispetto a quella del precedente assedio non andato a buon fine. Al comando dell'armata era ancora il duca di Lorena, Carlo V e l'esercito di rinforzo turco agli assediati era ancora al comando di Abdurrahman Abdi Pascià. L'armata imperiale, oltre ai soldati austriaci era composta da tedeschi, ungheresi, cechi, italiani, francesi, svedesi ed altri volontari europei.

L'assedio ebbe inizio a metà giugno. A metà agosto un esercito di rinforzo turco al comando di Sarı Süleyman Pascià si presentò davanti a Buda ma il comandante turco temeva lo scontro con l'armata assediante. Quest'ultima riuscì quindi il 2 settembre 1686 a conquistare la città fortificata. Durante l'assalto finale furono i dragoni del principe Eugenio di Savoia a coprire le spalle all'esercito imperiale dai possibili attacchi dell'esercito turco di Sarı Süleyman Pascià.

François Collignon (o Louis François, 1609 circa - 18 gennaio 1687) è stato un incisore, venditore di stampe ed editore francese.

Collignon nacque a Nancy, in Francia. Inizialmente si formò localmente nello studio di Jacques Callot, nel 1626 per quattro anni (cfr. Marot in GBA 85 1975, p.24), nel 1631 ad Augusta e nel 1634 a Roma. Rientra a Parigi nel 1636, dove lavora con Israel Henriet nella proprietà di Callot, ma anche per altri editori; Della Bella è padrino del figlio Etienne, battezzato a Parigi nel 1643. Si stabilisce a Roma con la moglie francese nel 1646/7, dove sembra aver lavorato meno come stampatore, ma è diventato una figura importante come editore. I suoi primi lavori a Roma furono pubblicati insieme ad Orazio Marinaro. La sua stamperia a Roma era con indirizzo San Tommaso in Parione alla cantonata del vicolo della posta vecchia del Papa incontro al Toson d'oro.

Magnifica prova, su carta vergata coeva, rifilata al rame e applicata su antico supporto di collezione, in buono stato di conservazione. Rarissima.

Bibliografia

J. Kuhnmünch, 'Un marchand d'estampes à Rome au XVIIs', BSHAF 1978, pp.79-100; Ganado (1994): p. 180, n. 26.

François COLLIGNON (Nancy 1609 - Roma 1687)

François Collignon (o Louis François, 1609 circa - 18 gennaio 1687) è stato un incisore, venditore di stampe ed editore francese. Le fonti più antiche lo chiamano per qualche motivo Jean Baptiste, con date completamente sbagliate; esse sono state sostituite dalla pubblicazione dell'inventario postumo di Kuhnmunch. Collignon nacque a Nancy, in Francia. Inizialmente si formò localmente nello studio di Jacques Callot, nel 1626 per quattro anni (cfr. Marot in GBA 85 1975, p.24), nel 1631 ad Augusta e nel 1634 a Roma. Rientra a Parigi nel 1636, dove lavora con Israel Henriet nella proprietà di Callot, ma anche per altri editori; Della Bella è padrino del figlio Etienne, battezzato a Parigi nel 1643. Si stabilisce a Roma con la moglie francese nel 1646/7, dove sembra aver lavorato meno come stampatore, ma è diventato una figura importante come editore. I suoi primi lavori a Roma furono pubblicati insieme ad Orazio Marinaro. La sua stamperia a Roma era con indirizzo San Tommaso in Parione alla cantonata del vicolo della posta vecchia del Papa incontro al Toson d'oro. Realizzò opere per artisti come Pietro Testa, Cornelis Bloemaert, Pietro da Cortona, Nicolas Poussin, Charles Le Brun, Simon Vouet e Jean Le Pautre. Morì a Roma il 18 gennaio 1687. L'editore e incisore fiammingo Arnold van Westerhout, che all'epoca viveva a Roma, acquistò la tipografia di François Collignon dopo la sua morte, per 4.200 scudi.

François COLLIGNON (Nancy 1609 - Roma 1687)

François Collignon (o Louis François, 1609 circa - 18 gennaio 1687) è stato un incisore, venditore di stampe ed editore francese. Le fonti più antiche lo chiamano per qualche motivo Jean Baptiste, con date completamente sbagliate; esse sono state sostituite dalla pubblicazione dell'inventario postumo di Kuhnmunch. Collignon nacque a Nancy, in Francia. Inizialmente si formò localmente nello studio di Jacques Callot, nel 1626 per quattro anni (cfr. Marot in GBA 85 1975, p.24), nel 1631 ad Augusta e nel 1634 a Roma. Rientra a Parigi nel 1636, dove lavora con Israel Henriet nella proprietà di Callot, ma anche per altri editori; Della Bella è padrino del figlio Etienne, battezzato a Parigi nel 1643. Si stabilisce a Roma con la moglie francese nel 1646/7, dove sembra aver lavorato meno come stampatore, ma è diventato una figura importante come editore. I suoi primi lavori a Roma furono pubblicati insieme ad Orazio Marinaro. La sua stamperia a Roma era con indirizzo San Tommaso in Parione alla cantonata del vicolo della posta vecchia del Papa incontro al Toson d'oro. Realizzò opere per artisti come Pietro Testa, Cornelis Bloemaert, Pietro da Cortona, Nicolas Poussin, Charles Le Brun, Simon Vouet e Jean Le Pautre. Morì a Roma il 18 gennaio 1687. L'editore e incisore fiammingo Arnold van Westerhout, che all'epoca viveva a Roma, acquistò la tipografia di François Collignon dopo la sua morte, per 4.200 scudi.