Venetia
Riferimento: | S48513 |
Autore | Clement DE JONGHE |
Anno: | 1675 ca. |
Zona: | Venezia |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 520 x 400 mm |
Riferimento: | S48513 |
Autore | Clement DE JONGHE |
Anno: | 1675 ca. |
Zona: | Venezia |
Luogo di Stampa: | Amsterdam |
Misure: | 520 x 400 mm |
Descrizione
Magnifica e rarissima veduta di Venezia presa dal mare, basata sul modello introdotto dal panorama di Willelm Janszoon Blaeu, stampato nel 1614.
In alto al centro, entro cartiglio, VENETIA. In basso, entro grande riquadro, legenda alfabetica di 24 rimandi (A-Z) disposti su due colonne esterne. Inoltre, è presente un elogio alla città su quattro colonne, in olandese, francese, tedesco e inglese. I versi, tradotti, dicono: Venezia, città molto famosa in Italia, la cui Signoria si trova sul Mare Adriatico, città molto opulenta per quanto riguarda le merci, ornata di bellissimi edifici e palazzi, la Chiesa principale di S. Marco è la sede dei Patriarchi di Venezia, tutta la Signoria è governata dal Duca e da fissi Consiglieri.
L’opera è attribuita da Schulz, Cassini e Moretto a Frederick de Wit; ignorano, tuttavia, come la lastra sia stata però incisa e preparata per il rarissimo Icones praecipuarum urbium totius Europae, pubblicato ad Amsterdam, 1675, da Clement de Jonghe.
“Veduta inquadrata da una cornice a motivi vegetali. Ricalca la veduta incisa da Lucas Schnitzer edita nel 1666, ma arricchita in primo piano da originali elementi decorativi. Nell’angolo superiore a sinistra, entro uno scudo, le tre corone simbolo della città; a destra analogo scudo con il leone marciano, simbolo della Repubblica. Il primo piano è animato da un elegante e corposa scena costituita da numerose navi e imbarcazioni di pregevole fattura e di stile prettamente nordico. L’intero motivo sarà in seguito ripreso da molti illustratori, sia pure con dimensioni più modeste” (cfr. Moretto, Venetia, Le immagini della Repubblica, p. 210).
La stampa di De Jonghe, dunque, costituisce il modello delle vedute nordiche di Venezia per tutto il XVIII secolo.
Esemplare di primo stato, avanti l’imprint di Frederick de Wit in basso a destra
Clement De Jonghe (1624-1677) è stato un incisore, editore e commerciante di stampe olandese. Amico di Rembrandt, ottenne ben 74 delle sue lastre e, nel 1651, si fece fare un ritratto inciso. Con oltre 60.000 stampe, Clement De Jonghe è uno dei principali protagonisti del mercato dell'arte. La sua attività calcografica si svolse soprattutto ad Amsterdam con indirizzo 'in de Calverstraat inde gekroonde konst en kaert-winckel' (dal 1658 al 1679). Morì nel giugno 1677, probabilmente il 25, lo stesso giorno in cui fu sepolto nella Chiesa Vecchia di Amsterdam. L’attività, dopo il 1677, fu portata avanti dalla vedova Jacomijntje Jacobs.
La sua collezione di lastre di rame (tra cui 74 incisioni di Rembrandt) fu venduta all'asta ad Amsterdam il 14 giugno e il 25 ottobre 1679. Le lastre del Icones praecipuarum urbium totius Europae vennero acquistate da Frederick de Wit, che le ristampò, sempre in Amsterdam, intorno al 1680.
Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con pieni margini, in perfetto stato di conservazione. Opera rarissima.
Bibliografia
Schultz (1970), n. 168, I/II; Cassini (1971), n. 48; Moretto, Venetia, Le immagini della Repubblica, n. 97 I/II; C. Koeman, Atlantes Neerlandici: Bibliography of Terrestrial, Maritime and Celestial Atlases and Pilot Books Published in the Netherlands up to 18802.2, p. 1516, cat.nr. 4610; Jan van der Waals, 'Prenten in de Gouden Eeuw', Rotterdam 2006, appendix 3, pp. 206-15; Frans Laurentius, 'CdJ, Kunstverkoper in de Gouden Eeuw', Houten 2010.
Clement DE JONGHE (1624/25-1677)
Clement De Jonghe (1624-1677) è stato un incisore, editore e commerciante di stampe olandese. De Jonghe nacque intorno al 1624-1625 a Brunsbüttel, nel distretto di Dithmarse, una zona costiera della Germania settentrionale. Rimase attivo in Germania dal 1639 al 1643. Fu attivo ad Amsterdam dal 1643 fino alla sua morte, avvenuta nel 16773. Amico di Rembrandt, ottenne ben 74 delle sue stampe e nel 1651 si fece fare un ritratto inciso. Con oltre 60.000 stampe, Clement De Jonghe è uno dei principali protagonisti del mercato dell'arte. La sua collezione di lastre di rame (tra cui 74 incisioni di Rembrandt) fu venduta all'asta ad Amsterdam il 14 giugno e il 25 ottobre 1679. Pubblicò molti artisti, tra cui Hendrik Bary, Abraham Bloteling e Cornelis van Dalen II. Morì nel giugno 1677, probabilmente il 25, lo stesso giorno in cui fu sepolto nella Chiesa Vecchia di Amsterdam.
La sua attività calcografica si svolse soprattutto ad Amsterdam con indirizzo 'in de Calverstraat inde gekroonde konst en kaert-winckel' (dal 1658 al 1679). L’attività, dopo il 1677, fu continuata dalla vedova Jacomijntje Jacobs. Nel 1679 tutte le lastre della tipografia de Jonghe furono vendute all’asta. Inventario della vendita cita 3223 lastre in rame e 68.952 stampe e libri.
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Clement DE JONGHE (1624/25-1677)
Clement De Jonghe (1624-1677) è stato un incisore, editore e commerciante di stampe olandese. De Jonghe nacque intorno al 1624-1625 a Brunsbüttel, nel distretto di Dithmarse, una zona costiera della Germania settentrionale. Rimase attivo in Germania dal 1639 al 1643. Fu attivo ad Amsterdam dal 1643 fino alla sua morte, avvenuta nel 16773. Amico di Rembrandt, ottenne ben 74 delle sue stampe e nel 1651 si fece fare un ritratto inciso. Con oltre 60.000 stampe, Clement De Jonghe è uno dei principali protagonisti del mercato dell'arte. La sua collezione di lastre di rame (tra cui 74 incisioni di Rembrandt) fu venduta all'asta ad Amsterdam il 14 giugno e il 25 ottobre 1679. Pubblicò molti artisti, tra cui Hendrik Bary, Abraham Bloteling e Cornelis van Dalen II. Morì nel giugno 1677, probabilmente il 25, lo stesso giorno in cui fu sepolto nella Chiesa Vecchia di Amsterdam.
La sua attività calcografica si svolse soprattutto ad Amsterdam con indirizzo 'in de Calverstraat inde gekroonde konst en kaert-winckel' (dal 1658 al 1679). L’attività, dopo il 1677, fu continuata dalla vedova Jacomijntje Jacobs. Nel 1679 tutte le lastre della tipografia de Jonghe furono vendute all’asta. Inventario della vendita cita 3223 lastre in rame e 68.952 stampe e libri.
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