Viaggio da Firenze a Roma per Perugia e per Acquapendente
Riferimento: | CO-202 |
Autore | Pietro & Giuseppe VALLARDI |
Anno: | 1806 ca. |
Zona: | Viaggio postale |
Luogo di Stampa: | Milano |
Misure: | 300 x 150 mm |
Riferimento: | CO-202 |
Autore | Pietro & Giuseppe VALLARDI |
Anno: | 1806 ca. |
Zona: | Viaggio postale |
Luogo di Stampa: | Milano |
Misure: | 300 x 150 mm |
Descrizione
Carta itineraria tratta dalla celebre guida Itinerario Italiano ossia Descrizione dei Viaggi per le Strade più frequentate alle principali Città d`Italia Coll`indicazione delle distanze in poste, in miglia, in ore e minute; de` migliori Alberghi; degli oggetti più interessanti di Belle Artik, Anitquaria e Storia Naturale; delle principali produzioni e manifatture locali; e di altre utili cognizioni, con carte geografiche. Quarta edizione milanese accresciuta di Care Geografiche dei Viaggi Illirici, e di quelli di Milano a Parigi tanto per la strada del Sempione, come per quella del Monte Cenisio; el anche del Quadro delle distanze ridotte in leghe delle prinicipali Cittá die Commercio dell`Europa di Pietro e Giuseppe Vallardi, stampato per la prima volta a Milano nel 1806.
“L’Itinerario Italiano ossia descrizione dei viaggi per le strade più frequentate alle principali città d'Italia inaugura, a partire dal 1806, la fortunatissima serie delle Guide Vallardi. Queste però avevano visto la luce tra il 1800 e il 1805, anche in lingua francese e con lo stesso titolo, presso la Stamperia fiorentina di Giuseppe Tofani, per conto dell'editore libraio Nicolò Pagni. Proprio in una di queste prime edizioni fiorentine, quella del 1803, compare nella dedica il nome di Lorenzo Baroni come autore del testo; testo che verrà corretto e ampliato numerose volte, anche per intervento diretto di Giuseppe Vallardi. Quante siano state le edizioni di questa guida, italiane, francesi, milanesi, è un autentico rompicapo al quale ci siamo sottratti. Nella recensione pubblicata dalla rivista Biblioteca Italiana nel 1832 si dice che si era alla XX edizione milanese e che l'editore «per tre volte almeno corse tutta l'Italia, notò le cose più importanti che giovar potevano al miglioramento dell'Itinerario e studiossi in ogni modo di migliorarlo». Siamo in ogni caso sicuri, per averla sfogliata di persona, che quella dove compaiono queste due carte è la quinta edizione italiana, stampata a Milano da Pasquale Agnelli nel 1806, mentre due anni dopo, sempre da Agnelli e sempre per conto di Vallardi, usciva la seconda edizione milanese con analogo corredo cartografico” (cfr. L’Italia di Mezzo, La cartografia storica del Centro Italia dal XVI al XIX secolo p. 272).
Acquaforte, in buono stato di conservazione.
I Vallardi sono una famiglia di editori librai e tipografi milanesi. Iniziatore fu Francesco Cesare (1736-1799) che, avendo ereditato dallo zio Giulio Scaccia una libreria, la guidò per cinquant'anni facendone uno dei centri della vita culturale di Milano, dove convenivano C. Beccaria e i fratelli Verri, G. Parini, A. Volta, ecc. Gli succedettero i figli Pietro (1770-1819) e Giuseppe (1784-1861), che intitolarono (1812) la ditta ai Fratelli V., distinguendosi nella pubblicazione di libri e stampe d'arte. Giuseppe, rimasto nel 1819 unico proprietario, diede nuovo impulso all'azienda, pubblicando fra l'altro un Itinerario d'Italia, precursore delle moderne guide turistiche; fondò filiali a Londra e a Parigi (si deve a questa sede se fu assicurata al Louvre la cosiddetta raccolta Vallardi di disegni del Pisanello e leonardeschi). I due figli di Pietro, Francesco (1809-1895) e Antonio (1813-1876), diedero vita a due distinte case editrici: la Casa Editrice dott. Francesco Vallardi (1840), e la Antonio Vallardi Editore (1843).
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I Vallardi sono una famiglia di editori librai e tipografi milanesi. Iniziatore fu Francesco Cesare (1736-1799) che, avendo ereditato dallo zio Giulio Scaccia una libreria, la guidò per cinquant'anni facendone uno dei centri della vita culturale di Milano, dove convenivano C. Beccaria e i fratelli Verri, G. Parini, A. Volta, ecc. Gli succedettero i figli Pietro (1770-1819) e Giuseppe (1784-1861), che intitolarono (1812) la ditta ai Fratelli V., distinguendosi nella pubblicazione di libri e stampe d'arte. Giuseppe, rimasto nel 1819 unico proprietario, diede nuovo impulso all'azienda, pubblicando fra l'altro un Itinerario d'Italia, precursore delle moderne guide turistiche; fondò filiali a Londra e a Parigi (si deve a questa sede se fu assicurata al Louvre la cosiddetta raccolta Vallardi di disegni del Pisanello e leonardeschi). I due figli di Pietro, Francesco (1809-1895) e Antonio (1813-1876), diedero vita a due distinte case editrici: la Casa Editrice dott. Francesco Vallardi (1840), e la Antonio Vallardi Editore (1843).
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