Viaggio da Roma a Firenze e da Firenze a Foligno
Riferimento: | CO-064 |
Autore | Francesco TIROLI |
Anno: | 1775 |
Zona: | Viaggio postale |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 115 x 270 mm |
Riferimento: | CO-064 |
Autore | Francesco TIROLI |
Anno: | 1775 |
Zona: | Viaggio postale |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 115 x 270 mm |
Descrizione
Carta postale tratta da La vera guida per chi viaggia in Italia: con la descrizione di tutti i viaggi e sue poste: dimostrate con... carte geografiche, con una breve annotazione di tutto ciò che si trova di piu rimarchivole in ogni citta e luogo di passso, risguardante pittura, scultura archittetura ed ántichita, ricavato dai piu classici autori di Francesco Tiroli edito a Roma da Paolo Giunchi nel 1775.
I buoni suggerimenti contenuti nel volume unitamente al ricco apparato iconografico ed all'essere bilingue italiano-francese furono alla base dell'ottima considerazione di cui godette la guida, letta anche da Goethe per il suo viaggio in Italia del 1786-1788.
In un territorio privo quasi completamente di qualsiasi indicazione idrografica od orografica è segnato il viaggio, evidenziando le città rilevanti che si incrociano. Un semplice asterisco indica quali centri abbiano accoglienti stazioni di posta per rifocillare sé e i cavalli.
“Fa parte di un insieme di 21 pezzi a corredo di un piacevolissimo vademecum la cui dedicatoria reca la firma di Francesco Tiroli, edito a Roma dalla stamperia di Paolo Giunchi nel 1775, con il titolo in italiano e francese La Vera Guida per chi viaggia in Italia. Adorna il frontespizio una graziosa antiporta in tema, che raffigura un tratto stradale percorso da due carrozze, sopravanzate da un cavaliere intento ad annunciarne il passaggio al suono di un corno. Il sottotitolo del volumetto in formato 24ª, pensato quindi anche per essere agevole strumento di quanti muovessero verso il Grand Tour, esplicita con chiarezza la sua finalità: «Descrizione di tutti i viaggi e sue poste dimostrate con esatte Carte Geografiche, con una breve Annotazione di tutto ciò, che si trova di più rimarchevole in ogni città e luogo di passo, riguardante Pittura, Scultura, Architettura, ed Antichità. Ricavato dai più classici Autori». Il testo descrive in doppia lingua 31 itinerari turistico-culturali, due terzi dei quali sono accompagnati dal relativo tracciato stradale, nel quale si riconoscono i centri dove avveniva il cambio delle poste, contrassegnati da un piccolo asterisco. La dedica del Tiroli, sempre in doppio idioma, è rivolta a Thomas Jenkins, un emblematico e controverso personaggio di origini inglesi ma romano di adozione che, dopo un'iniziale esperienza come pittore, si dedica a varie e remunerative attività: guida turistica per la città papale e per il Grand Tour di una ricercata clientela britannica, banchiere e cambiavalute, antiquario e mercante d'arte di reperti romani antichi e di importanti dipinti finiti in collezioni private e più tardi in musei come il British (il Discobolo di Villa Adriana) o l'Ermitage (la Venere di Palazzo Barberini). Amico di Giovanni Battista Piranesi, questi gli dedicò la sua raccolta di incisioni dai disegni del Guercino. Alcune fonti riferiscono che il Jenkins sia stato anche spia non ufficiale della Monarchia Britannica con il compito di segnalare visitatori con simpatie giacobine” (cfr. L’Italia di Mezzo, La cartografia storica del Centro Italia dal XVI al XIX secolo p. 260).
Francesco Tiroli fu un topografo ed agrimensore attivo nel XVIII secolo. Divenne celebre quale autore delle prime guide turistiche per i viaggiatori stranieri che visitavano il Bel Paese nel cosiddetto Grand Tour.
Acquaforte, in buono stato di conservazione.
Bibliografia
P. Giorgi, C. Cicioni, L’Italia di Mezzo, La cartografia storica del Centro Italia dal XVI al XIX secolo, n. 108.
Francesco TIROLI(attivo nella seconda metà del XVIII secolo)
Francesco TIROLI(attivo nella seconda metà del XVIII secolo)