Obelisco della Minerva
Riferimento: | S48503 |
Autore | Jean GOUJON |
Anno: | 1546 |
Zona: | Piazza della Minerva |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 175 x 245 mm |
Riferimento: | S48503 |
Autore | Jean GOUJON |
Anno: | 1546 |
Zona: | Piazza della Minerva |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 175 x 245 mm |
Descrizione
Raffigurazione dell’Obelisco di Piazza della Minerva, intagliata da Jean Goujon per illustrare la traduzione francese del più celebre libro del Rinascimento, Hypnerotomachie, ou Discours du songe de Poliphile, deduisant comme Amour le combat à l’occasion de Polia. Soubz la fiction de quoy l’aucteur monstrant que toutes choses terrestres ne sont que vanité, traicte de plusieurs matieres profitables, & dignes de memoire. Nouvellement traduict de langage Italien en François di Francesco Colonna [Paris: Louis Blaublom (Cyaneus) for Jacques I Kerver, 20 August 1546].
Prima edizione francese di questo romanzo archeologico-architettonico, riccamente illustrato con xilografie basate su quelle disegnate per la prima edizione (Venezia, 1499), con l’aggiunta di quattordici nuovi soggetti.
L'editore, Jean Martin (ca. 1507-1553), sedicente “studieux d'architecture”, stava lavorando, quasi contemporaneamente, alle traduzioni francesi dei trattati di architettura di Serlio, Vitruvio e Alberti, e qui spiega molta terminologia architettonica. Vengono inserite nuove xilografie di edifici e giardini formali e in alcune vengono inseriti elementi architettonici o antichi. Il libro alimenta le fantasie antiquarie e diventa una sorta di libro modello per i progettisti di architettura effimera e di arte dei giardini.
I blocchi xilografici furono tagliati da più intagliatori, uno dei quali sembra essere Jean Goujon, l'illustratore della traduzione di Vitruvio di Martin (1547).
Xilografia, in ottimo stato di conservazione. Molto rara.
Jean GOUJON (Normandia, 1510 circa – Bologna, 1568 circa)
Jean Goujon è stato uno scultore e architetto francese. Il maggior scultore ed uno degli artisti maggiormente rappresentativi del Rinascimento francese. La sua vita è poco conosciuta, soprattutto per quanto riguarda il periodo della formazione. Probabilmente viaggiò da giovane in Italia. Le sue prime opere sono documentate dal 1540, quando realizzò dei bassorilievi nello château d'Écouen, le porte della chiesa di Saint-Maclou e la tomba di Louis de Brézé a Rouen. Verso il 1544, a Parigi, collabora con l'architetto Pierre Lescot alla Chiesa di Saint-Germain l'Auxerrois di cui realizza alcuni bassorilievi. Nel 1547 diventò «scultore del re» Enrico II e per la corte esegue le sue opere più conosciute come le decorazioni scultoree eseguite intorno al 1550, sempre collaborando con l'architetto Pierre Lescot, per l'ampliamento del Palazzo del Louvre, conferendo un'impronta decisamente manierista al palazzo. Particolare rilievo assume l'opera di Goujon nella Cour Carrée con i grandi bassorilevi dell'attico. Nel 1562, essendo di religione riformata si rifugiò a Bologna. Si ignora la data della morte; forse rimase ucciso durante il massacro di San Bartolomeo. Le sculture di Goujon sono caratterizzate da figure sensuali e fluide e rivelano la conoscenza della statuaria antica e l'influenza degli artisti manieristi italiani presenti a Fontainebleau. La sua opera, diffusa anche mediante stampe della scuola di Fontainebleau, influenzò la scultura e le arti decorative in Francia fino al XVIII secolo. Goujon è anche l'autore delle incisioni che illustrano la prima edizione in francese del De architectura di Vitruvio tradotta da Jean Martin (1547).
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Jean GOUJON (Normandia, 1510 circa – Bologna, 1568 circa)
Jean Goujon è stato uno scultore e architetto francese. Il maggior scultore ed uno degli artisti maggiormente rappresentativi del Rinascimento francese. La sua vita è poco conosciuta, soprattutto per quanto riguarda il periodo della formazione. Probabilmente viaggiò da giovane in Italia. Le sue prime opere sono documentate dal 1540, quando realizzò dei bassorilievi nello château d'Écouen, le porte della chiesa di Saint-Maclou e la tomba di Louis de Brézé a Rouen. Verso il 1544, a Parigi, collabora con l'architetto Pierre Lescot alla Chiesa di Saint-Germain l'Auxerrois di cui realizza alcuni bassorilievi. Nel 1547 diventò «scultore del re» Enrico II e per la corte esegue le sue opere più conosciute come le decorazioni scultoree eseguite intorno al 1550, sempre collaborando con l'architetto Pierre Lescot, per l'ampliamento del Palazzo del Louvre, conferendo un'impronta decisamente manierista al palazzo. Particolare rilievo assume l'opera di Goujon nella Cour Carrée con i grandi bassorilevi dell'attico. Nel 1562, essendo di religione riformata si rifugiò a Bologna. Si ignora la data della morte; forse rimase ucciso durante il massacro di San Bartolomeo. Le sculture di Goujon sono caratterizzate da figure sensuali e fluide e rivelano la conoscenza della statuaria antica e l'influenza degli artisti manieristi italiani presenti a Fontainebleau. La sua opera, diffusa anche mediante stampe della scuola di Fontainebleau, influenzò la scultura e le arti decorative in Francia fino al XVIII secolo. Goujon è anche l'autore delle incisioni che illustrano la prima edizione in francese del De architectura di Vitruvio tradotta da Jean Martin (1547).
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