Templum olim Vestae in ripa Tiberis a Numa rege circulari forma nunc D. Stephano dicatum

Riferimento: s32548
Autore Giovanni Battista de’ CAVALIERI
Anno: 1569
Zona: Tempio di Vesta
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 233 x 170 mm
180,00 €

Riferimento: s32548
Autore Giovanni Battista de’ CAVALIERI
Anno: 1569
Zona: Tempio di Vesta
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 233 x 170 mm
180,00 €

Descrizione

Veduta tratta da "Urbis Romae aedificiorum illustriumquae […] supersunt reliquiae summa cum diligentia a Joanne Antonio Dosio stilo ferreo ut hodie cernuntur descriptae et a Jo Baptista de Cavaleriis aeneis tabulis incisis repraesentatae", la nota raccolta di antichi edifici romani pubblicata dal Cavalieri nel 1569 da disegni dell'architetto e scultore Giovanni Antonio Dosio.


Incisione su rame, impressa su di un foglio di carta vergata coeva, rifilato ai margini e applicato su un un secondo foglio di carta vergata, in buono stato di conservazione.

Giovanni Battista de’ CAVALIERI (1525-1601)

Incisore, stampatore ed editore, originario di Villa Lagarina, nei pressi di Trento. Attivo a Venezia dal 1559 e a Roma dal 1577, dove aprì una bottega nel quartiere Parione (successivamente affittata ad un cartolaio, Girolamo Agnelli). Risiedeva nel vicolo di Palazzo Savelli, con uno studio vicino all’abitazione. Divenne cognato di Lorenzo Vaccari. Realizzò lastre per Antonio Salamanca, Lafrery e Faleto. Iniziò a pubblicare le sue opere intorno al 1560, ma sempre in partnership con altri: nel 1567 con Perino Zecchini e nel 1576 con Lorenzo Vaccari. Nel 1577 assunse uno stampatore: Francesco Cornuti. Acquistò anche vecchie lastre, che re-incise. Pubblicò opere di suoi contemporanei, tra cui: Francesco Salviati, Daniele da Volterra, Raffaello, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Livio Agresti e Baccio Bandelli. Realizzò anche copie di stampe antecedenti. I soggetti preferiti erano quelli devozionali, topografici, antichità, didattici e “popolari”. Pubblicò svariate raccolte monumentali di un certo rilievo: Pontificum Romanorum Effigies del 1580 e il Romanorum Imperatorum Effigies del 1583; l'Ecclesiae Anglicanae Trophea del 1584; Antiquarum Statuarum Urbis Romae, il cui primo libro è stato pubblicato prima del 1561/2.

Giovanni Battista de’ CAVALIERI (1525-1601)

Incisore, stampatore ed editore, originario di Villa Lagarina, nei pressi di Trento. Attivo a Venezia dal 1559 e a Roma dal 1577, dove aprì una bottega nel quartiere Parione (successivamente affittata ad un cartolaio, Girolamo Agnelli). Risiedeva nel vicolo di Palazzo Savelli, con uno studio vicino all’abitazione. Divenne cognato di Lorenzo Vaccari. Realizzò lastre per Antonio Salamanca, Lafrery e Faleto. Iniziò a pubblicare le sue opere intorno al 1560, ma sempre in partnership con altri: nel 1567 con Perino Zecchini e nel 1576 con Lorenzo Vaccari. Nel 1577 assunse uno stampatore: Francesco Cornuti. Acquistò anche vecchie lastre, che re-incise. Pubblicò opere di suoi contemporanei, tra cui: Francesco Salviati, Daniele da Volterra, Raffaello, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Livio Agresti e Baccio Bandelli. Realizzò anche copie di stampe antecedenti. I soggetti preferiti erano quelli devozionali, topografici, antichità, didattici e “popolari”. Pubblicò svariate raccolte monumentali di un certo rilievo: Pontificum Romanorum Effigies del 1580 e il Romanorum Imperatorum Effigies del 1583; l'Ecclesiae Anglicanae Trophea del 1584; Antiquarum Statuarum Urbis Romae, il cui primo libro è stato pubblicato prima del 1561/2.