Disegno della Prospettiva de Portici nella Piazza di S. Pietro in Vaticano di Roma...
Riferimento: | S41971 |
Autore | Pietro Paolo GIRELLI |
Anno: | 1685 |
Zona: | San Pietro |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 522 x 430 mm |
Riferimento: | S41971 |
Autore | Pietro Paolo GIRELLI |
Anno: | 1685 |
Zona: | San Pietro |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 522 x 430 mm |
Descrizione
Magnifica e rara veduta in prospettiva di San Pietro, disegnata per mostrare il colonnato del Bernini, di recente costruzione sotto il pontificato di Alessandro VII.
Si tratta di una replica edita dalla tipografia di Matteo Gregorio De Rossi, dell’incisione che Giovanni Battista Falda incide per la tipografia rivale del cugino Giovani Giacomo De Rossi.
Opera anonima, reca l’imprint di Matteo Gregorio e la data 1685. La lastra potrebbe essere incisa da Matteo Gregorio stesso, come pure da Pietro Paolo Girelli o Tiburzio Vergelli, principali collaboratori della tipografia con insegna a Piazza Navona. Per motivi stilistici crediamo che l’attribuzione al Girelli sia l’opzione più verosimile, mentre è molto lontana dallo stile del Vergelli.
Matteo Gregorio De Rossi è esponente di uno dei rami della celebre tipografia romana. Verso la fine del XVI secolo inizia l’attività editoriale di Antonio De Rossi, il quale con i figli Giuseppe (il “vecchio”) e Giulio, fonda la stamperia che, nel corso dei due secoli successivi e attraverso quattro generazioni, detenne il monopolio della produzione calcografica della città. La bottega era con insegna De Rossi alla Pace. La storia della famiglia De Rossi è caratterizzata da litigi e contrasti interni che portano all’apertura di singole tipografie in concorrenza tra loro. I figli di Giulio De Rossi, Giuseppe il Giovane e Giovanni Battista, nipoti di Giuseppe De Rossi il Vecchio, avevano fondato nel 1628 una propria bottega sempre nelle vicinanze - All'angolo di via di Parione e via della Pace vicino nei pressi della chiesa S. Biagio della Fossa - ma nel 1635 Giovanni Battista si separò a sua volta dal fratello e aprì una bottega in piazza Navona, la terza quindi della famiglia che venne chiamata a piazza Navona. Nel 1644 dopo la morte di Giuseppe il Giovane suo fratello Giovanni Battista diventò il concorrente più diretto della bottega dello zio, la De Rossi alla Pace, ormai gestita dalla vedova di lui insieme ai figli che allora erano in parte ancora minorenni. Il figlio di Giovanni Battista, Matteo Gregorio De Rossi, proseguì l’attività editoriale paterna, dedicandosi con successo anche all’attività di incisore. Principale collaboratore della tipografia di Giovanni Battista e Matteo Gregorio fu un grande artista del calibro di Lievin Cruyl, che si avvalse della tipografia per la traduzione a stampa di molti suoi disegni su Roma. Matteo Gregorio, in costante rivalità con il cugino Giovanni Giacomo (1627-1691) della tipografia alla Pace, fece intagliare da Tiburzio Vergelli una raccolta sui principali monumenti di Roma ispirata – se non copiata – da Giovan Battista Falda.
Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, con margini, in perfetto stato di conservazione. Esemplare nel primo stato di due, avanti l'indirizzo di Carlo Losi.
Pietro Paolo GIRELLI (Attivo a Roma fine XVII secolo)
Pietro Paolo Girelli è incisore di vedute, prospettive architetture e costume, attivo a Roma sotto la bottega di Matteo Gregorio de Rossi. La sua opera principale rimane la grande carta geografica del Lazio in 6 fogli, curata da Giovanni Battista Cingolani.
La sua opera principale rimane la grande carta geografica del Lazio in 6 fogli, curata da Giovanni Battista Cingolani.
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Pietro Paolo GIRELLI (Attivo a Roma fine XVII secolo)
Pietro Paolo Girelli è incisore di vedute, prospettive architetture e costume, attivo a Roma sotto la bottega di Matteo Gregorio de Rossi. La sua opera principale rimane la grande carta geografica del Lazio in 6 fogli, curata da Giovanni Battista Cingolani.
La sua opera principale rimane la grande carta geografica del Lazio in 6 fogli, curata da Giovanni Battista Cingolani.
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