Pianta del Giardino Delll'Eccel.mo Signor Prenc. Ludovisi a Porta Pinciana
Riferimento: | s13138 |
Autore | Joachim von SANDRART |
Anno: | 1685 ca. |
Zona: | via Veneto |
Luogo di Stampa: | Norimberga |
Misure: | 425 x 310 mm |
Riferimento: | s13138 |
Autore | Joachim von SANDRART |
Anno: | 1685 ca. |
Zona: | via Veneto |
Luogo di Stampa: | Norimberga |
Misure: | 425 x 310 mm |
Descrizione
Pianta dei giardini di Villa Ludovisi, non più esistente. Il Casino dell'Aurora è l'unico monumento rimasto di Villa Ludovisi, la bellissima villa tanto decantata da poeti quali Goethe, Elliot, Gogol, Stendhal, D'Annunzio, tutti estasiati dalla bellezza e dalla vastità dei giardini della villa.
Della serie: “Li giardini di Roma, disegnati da Giovanni Battista Falda…nuovamente dati alle stampe con direttione di Giov. Giacomo de Sandrart” edita a Norimberga da J. Von Sandrart intorno al 1685 circa.
L’opera si basa sulla serie originaria curata da Gian Giacomo de Rossi qualche anno prima (la prima edizione fu pubblicata sicuramente dopo il 1677 ma prima del 1683) che comprendeva 19 tavole di piante e vedute prospettiche dei più celebri giardini romani di cui 14 incise da G.B. Falda e 5 da Simon Felice.
Le tavole di questa edizione tedesca, numerate in cifre romane, vennero tutte incise da Sandrart sulla base di quelle originarie, con poche varianti, ben evidenti dal confronto da noi condotto tra le due opere.
Sorprende, pertanto, che spesso quest’opera di Sandrart circoli erroneamente sotto il nome di Falda quale autore (sbaglia anche Paolo Bellini in TIB, quando afferma che Sandrart utilizzò due rami originali di Falda) o addirittura venga considerata come un’altra edizione de “Li Giardini” di de Rossi.
Acquaforte, in ottimo stato di conservazione.
Joachim von SANDRART (Francoforte 1606 - Norimberga 1688)
Pittore e trattatista tedesco. Viaggiò a lungo e fu il più importante artista tedesco del tempo ma oggi è ricordato quasi soltanto per il "Teutsche Academie der Edlen Bau, Bild-und Mahlerey-Künste" (Accademia tedesca delle nobili arti dell'architettura, della scultura e della pittura), pubblicato a Norimberga nel 1675-79 e seguito da un'edizione latina nel 1683. Questo trattato, organizzato in tre principali sezioni, è una fonte di grande importanza. La prima parte è un'introduzione all'arte dell'architettura, pittura e scultura ricavata principalmente da fonti precedenti come Vasari e Van Mander. La seconda parte, che contiene biografie di artisti, si avvale allo stesso modo del materiale preso da fonti precedenti ma contiene anche materiale inedito, in particolar modo su artisti tedeschi e su artisti contemporanei che l'autore conosceva personalmente (compresi Lorrain e Poussin). La terza parte contiene informazioni su collezioni d'arte e uno studio sull' iconografia; infine vi è anche un capitolo sull'arte dell'Estremo Oriente. Sandrart fu il primo direttore (1662) dell'Accademia di Norimberga (la prima in Germania).
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Joachim von SANDRART (Francoforte 1606 - Norimberga 1688)
Pittore e trattatista tedesco. Viaggiò a lungo e fu il più importante artista tedesco del tempo ma oggi è ricordato quasi soltanto per il "Teutsche Academie der Edlen Bau, Bild-und Mahlerey-Künste" (Accademia tedesca delle nobili arti dell'architettura, della scultura e della pittura), pubblicato a Norimberga nel 1675-79 e seguito da un'edizione latina nel 1683. Questo trattato, organizzato in tre principali sezioni, è una fonte di grande importanza. La prima parte è un'introduzione all'arte dell'architettura, pittura e scultura ricavata principalmente da fonti precedenti come Vasari e Van Mander. La seconda parte, che contiene biografie di artisti, si avvale allo stesso modo del materiale preso da fonti precedenti ma contiene anche materiale inedito, in particolar modo su artisti tedeschi e su artisti contemporanei che l'autore conosceva personalmente (compresi Lorrain e Poussin). La terza parte contiene informazioni su collezioni d'arte e uno studio sull' iconografia; infine vi è anche un capitolo sull'arte dell'Estremo Oriente. Sandrart fu il primo direttore (1662) dell'Accademia di Norimberga (la prima in Germania).
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