Chiesa di Santa Anastasia alle radici del Palatino verrtso il Velabro

Riferimento: S38407
Autore Giuseppe Tiburzio Vergelli
Anno: 1686 ca.
Zona: Santa Anastasia
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 290 x 180 mm
130,00 €

Riferimento: S38407
Autore Giuseppe Tiburzio Vergelli
Anno: 1686 ca.
Zona: Santa Anastasia
Luogo di Stampa: Roma
Misure: 290 x 180 mm
130,00 €

Descrizione

Veduta della Basilica di Sant'Anastasia, posta alle pendici del Palatino, tratta dalla serie "Il Nuovo Splendore di Roma Moderna...", edita in 3 volumi, tra 1686-1688, da Matteo Gregorio de Rossi.

Dopo l'incredibile successo de "Il Nuovo Teatro...", l'opera in 3 volumi, con le incisioni di Giovanni Battista Falda, edita da Gian Giacomo de Rossi "alla Pace", tra il 1665 e il 1669, la tipografia dei De Rossi "in piazza Navona", all'epoca diretta da Matteo Gregorio, tentò un'operazione commerciale allora ben diffusa: pubblicare un'opera analoga che potesse concorrere con quella del Falda. Nascono così i 3 volumi de "Il Nuovo Splendore di Roma Moderna", con incisioni realizzate da Giuseppe Tiburzio Vergelli copiando quelle del Falda, o imitandone lo stile in quelle di sua creazione originale.

Acquaforte, in ottimo stato di conservazione

Giuseppe Tiburzio Vergelli (Recanati, 1629 – 1700 circa)

Giuseppe Tiburzio Vergelli nacque a Recanati il 12 ottobre 1629 dallo scultore Tiburzio e Lucrezia Botani. Formatosi come architetto, negli anni 1658-77 a Loreto ebbe la direzione delle fabbriche della S. Casa, progettando pure alcune torri lungo la costa romagnola, forse quelle volute da Clemente X nel 1673 a difesa dalle incursioni dei turchi. A Roma, nel corso di 22 anni, si occupò di prospettiva e architettura, seguendo la realizzazione di alcune dimore nobiliari. Tra le varie attività diede alle stampe Le due regole della prospettiva pratica del Vignola, con i commentarii del rever. p. maestro Egnatio Danti [...] epilogate da Giuseppe Tiburtio Vergelli [...] (Roma, per il Mascardi, 1682), in compendio, e Le fontane pubbliche delle piazze di Roma moderna disegnate da Gioseppe T. V. recanatese. Ritornato nella città natale, nell’agosto 1695 venne nominato pubblico depositario di Recanati. Ignota è la sua data di morte.

Giuseppe Tiburzio Vergelli (Recanati, 1629 – 1700 circa)

Giuseppe Tiburzio Vergelli nacque a Recanati il 12 ottobre 1629 dallo scultore Tiburzio e Lucrezia Botani. Formatosi come architetto, negli anni 1658-77 a Loreto ebbe la direzione delle fabbriche della S. Casa, progettando pure alcune torri lungo la costa romagnola, forse quelle volute da Clemente X nel 1673 a difesa dalle incursioni dei turchi. A Roma, nel corso di 22 anni, si occupò di prospettiva e architettura, seguendo la realizzazione di alcune dimore nobiliari. Tra le varie attività diede alle stampe Le due regole della prospettiva pratica del Vignola, con i commentarii del rever. p. maestro Egnatio Danti [...] epilogate da Giuseppe Tiburtio Vergelli [...] (Roma, per il Mascardi, 1682), in compendio, e Le fontane pubbliche delle piazze di Roma moderna disegnate da Gioseppe T. V. recanatese. Ritornato nella città natale, nell’agosto 1695 venne nominato pubblico depositario di Recanati. Ignota è la sua data di morte.