Obelisco Panfilio, Eretto dalla Santita di N. S. Innocentio X in Piazza Navona… / Obelisco Panphilio Gia nell'Ippodromo di
Riferimento: | S40613 |
Autore | Louis ROUHIER |
Anno: | 1651 |
Zona: | Piazza Navona |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 370 x 480 mm |
Riferimento: | S40613 |
Autore | Louis ROUHIER |
Anno: | 1651 |
Zona: | Piazza Navona |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 370 x 480 mm |
Descrizione
Obelisco Panphilio gia nell ippodromo di Ant Caracalla et dalle sue rouine lacero in tre pezzi inalzato dalla s.ta di n.ro sig.re Innocentio Decimo sopra il nouo fonte nel cerchio agonale hora piazza Nauona con li quattro fiumi il Nilo il Rio della platta il Danvbio il Gange architettura del caualier Gio: Lorenzo Bernino napolitano scoperta li 12 di giugnio 1651. Parte occidentale. In basso a sinistra Louis Rouhier Sculprsit.
Obelisco Panfilio, eretto dalla santita di n.s. Innocentio. X. in piazza Navona sopra la nobilissima, et maravigliosa fontana inventione et opera del, cavalier. Gio: Lorenzzo Bernino. scoperta li. 12. givngnio. 1651. Parte orientale. In basso a sinistra Louis Rouhier sculpsit.
Coppia di incisioni firmate dall’incisore francese Louis Rouhier, originario di Dijon ma principalmente attivo a Roma, per l’editore Giovan Giacomo de Rossi. Le opere sono stampe d’occasione realizzate appositamente per documentare l’inaugurazione della Fontana dei Fiumi del Bernini in Piazza Navona, del 12 giugno 1651. Raffigurano la piazza e la fontana con una veduta da est ed una da ovest, per mostrare la scultura in tutta la sua straordinaria bellezza.
“[…] edita dal De Rossi proprio nel 1651, ci mostra infatti la fontana dei Quattro Fiumi con l'obelisco appena collocato. La data che leggiamo, 12 giugno 1651, è quella del giorno dell’inaugurazione della famosissima scultura che, come è noto, il Bernini realizzò dopo essere caduto in disgrazia presso i Pamphilj; la sua grande fama infatti aveva subito una battuta d'arresto, a seguito dell'insuccesso riportato dal suo campanile in San Pietro e per aver lavorato con la famiglia Barberini, da sempre in antagonismo con quella dei Pamphilj. Fu la cognata donna Olimpia, a sottoporre ad Innocenzo X la visione del modello in argento della fontana del Bernini, che lasció molto favorevolmente impressionato il pontefice, e così l'importante committenza fu affidata allo scultore, il quale elaborò la straordinaria allegoria che voleva esprimere il trionfo della Chiesa cattolica sui quattro continenti simbolizzati dalle personificazioni dei fiumi: Nilo, Gange, Rio della Plata, Danubio. Inevitabile è l'accostamento tra questa incisione e il dipinto conservato presso il Museo di Roma (inv. MR 35459) che però sembra riferirsi ad una visita "informale" effettuata dal pontefice qualche giorno prima dell'inaugurazione e precisamente, l'8 giugno 1651. L'acquaforte offre una piacevolissima scena di vita romana fornendo una puntuale riproduzione dei costumi dei personaggi raffigurati nelle loro carrozze o nell'atto di contemplare la nuova, meravigliosa creazione” (cfr. Simonetta Tozzi, in Incisioni barocche di Feste e avvenimenti, pp. 179-182, IV.9).
“In a pair of prints etched by Louis Rouhier and published by Giovanni Giacomo de Rossi, the space is forged as public through the specificities of time and space. Access to the fountain is now extended over two images, and this is just one of the ways in which the prints seek to bring a new approach to visuality within public space. In each, the fountain defines the field of vision, taking in the most concentrated views of its own world geography as well as all the parts of the surrounding buildings that such viewpoints might reveal. These are rendered in exacting topographical vocabulary and become part of the ways the eye is not allowed to settle on an overall shape but is kept constantly on the move. This movement might start from the fountain to take in all of its details and its attentive and enthusiastic promenaders and then progress upward toward the height of the obelisk, finally reaching the surmounting Pamphili dove holding an olive branch. In other words, the earlier coherence of the space is replaced with an eye that penetrates the space activated by the visual power of the fountain. Thus instead of being conceptualized by what is lacking, the piazza is conceprualized by what fills it. In fact, the desire is to fill, and constantly refill, the Space. It is filled with gushing water, rhetorical bodily gestures, the flora and fauna of the world at large, the continuous movement of people around the fountain, and even time, be it back to antiquiry pace seem all too empty, this one seems astonishingly full. Visual observation is what fills the space, supplying it with a new order, new boundies, and a new public” (cf. Rose Marie San Juan, A City out of Print, pp. 207-209, fig. 6.9, 6.10).
Magnifiche prove, ricche di toni, impresse su carta vergata coeva con filigrana “ovale con croce e iniziali IHS” (Cristogramma presente in entrambi i fogli), con sottili margini, minimi restauri di pieghe e piccoli tagli visibili al verso, nel complesso in ottimo stato di conservazione. Due stampe da 370x480mm.
Bibliografia
S. Tozzi, pp. 179-182, IV.9; R. M. San Juan, pp. 207-209, fig. 6.9, 6.10; Fagioli, Carandini (1978). p. 173.
Louis ROUHIER (attivo a Roma intorno al 1650)
Incisore francese originario di Digione, attivo a Roma intorno al 1650.
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Louis ROUHIER (attivo a Roma intorno al 1650)
Incisore francese originario di Digione, attivo a Roma intorno al 1650.
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