Lateranensis Basilica S Ioannis
Riferimento: | S35247.4 |
Autore | Francesco VILLAMENA |
Anno: | 1609 |
Zona: | San Giovanni in Laterano |
Misure: | 142 x 215 mm |
Riferimento: | S35247.4 |
Autore | Francesco VILLAMENA |
Anno: | 1609 |
Zona: | San Giovanni in Laterano |
Misure: | 142 x 215 mm |
Descrizione
Acquaforte e bulino, 1609, firmata e datata in basso.
L'opera appartiene ad una serie di 7 tavole raffiguranti sei Basiliche di Roma. Ciascuna tavola presenta in alto al centro, il nome latino della basilica; una veduta prospettica, di circa 142x130mm; sotto l’immagine, una lunga notazione di carattere storico sull’edificazione della chiesa, sui relativi culti e le reliquia conservate.
In fondo alla prima tavola - San Giovanni in Laterano - troviamo l’excudit Franciscus Vill’aęna excudit Romę. Cū Privilegio Sum. Pont et Superiorū licentia Anno 1609.
L’opera è di estrema rarità e non è censita nei principali repertori.
La raccolta era presente nella collezione del Palazzo Massimo, come si apprende da Vittorio Massimo, in Notizie istoriche della Villa Massimo alle Terme Diocleziane… del 1836.
Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, con margini, applicata su supporto cartaceo coevo (probabile l'appartenenza ad un piccolo album), in ottimo stato di conservazione.
Francesco VILLAMENA (Assisi, 1564 - Roma, 7 Luglio 1624)
Incisore italiano. Secondo la tradizione, fu allievo di Cornelis Cort, le cui incisioni aveva copiato, e lavorò in età giovanile con Agostino Carracci. Realizzò poche incisioni originali, e riprodusse disegni di molti artisti, tra cui Raffaello, Paolo Veronese, Federico Barocci, Girolamo Muziano e Giulio Romano. La sua produzione include anche frontespizi e illustrazioni di libri. Strettamente collegato a quegli artisti nordici che tardivamente aderirono al Manierismo, come Hendrick Goltzius e Jacques Bellange, egli unì all'elegante stile calligrafico espressivo un perfetto controllo del bulino. Oltre a soggetti storici e religiosi, eseguì dei ritratti, tra cui ricordiamo una serie di figure di genere (Roma, Gab. N. Stampe). Nel 1594 eseguì una serie di incisioni che illustravano scene dalla Vita di San Francesco. La sua opera comprende all’incirca mille lastre.
|
Francesco VILLAMENA (Assisi, 1564 - Roma, 7 Luglio 1624)
Incisore italiano. Secondo la tradizione, fu allievo di Cornelis Cort, le cui incisioni aveva copiato, e lavorò in età giovanile con Agostino Carracci. Realizzò poche incisioni originali, e riprodusse disegni di molti artisti, tra cui Raffaello, Paolo Veronese, Federico Barocci, Girolamo Muziano e Giulio Romano. La sua produzione include anche frontespizi e illustrazioni di libri. Strettamente collegato a quegli artisti nordici che tardivamente aderirono al Manierismo, come Hendrick Goltzius e Jacques Bellange, egli unì all'elegante stile calligrafico espressivo un perfetto controllo del bulino. Oltre a soggetti storici e religiosi, eseguì dei ritratti, tra cui ricordiamo una serie di figure di genere (Roma, Gab. N. Stampe). Nel 1594 eseguì una serie di incisioni che illustravano scene dalla Vita di San Francesco. La sua opera comprende all’incirca mille lastre.
|