Veue du Chateau et du Pont st. Ange a Rome
Riferimento: | s6727 |
Autore | Pierre MORTIER |
Anno: | 1710 ca. |
Zona: | Castel Sant'Angelo |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 660 x 480 mm |
Riferimento: | s6727 |
Autore | Pierre MORTIER |
Anno: | 1710 ca. |
Zona: | Castel Sant'Angelo |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 660 x 480 mm |
Descrizione
Esemplare tratto dal terzo volume del "Nouveau Theatre de l'Italie" pubblicato per la prima volta ad Amsterdam nel 1704/5, quale integrazione al progetto di Johannes Baeu, iniziato nel 1663, del grande "libro delle città" d'Italia.
Il grande successo dell’opera diede origine ad un’ulteriore ristampa, praticamente identica, curata da Rutgert Christoffel Alberts edita nel 1724/5. In questa edizione compaiono per la prima volta le vedute dei luoghi "moderni" di Roma, edite da Mortier ma inserite solo in questa edizione di Alberts.
Le vedute, di grande formato sono molto ricche di particolari e particolarmente popolate di figure. Derivano da modelli presenti nell'editoria romana contemporanea. In particolare sono delle semplici derivazioni di opere edite tra la fine del XVII e il primo decennio del '700 da rtisti quali Alessandro Specchi, Tiburzio Vergelli, Matteo Gregorio de Rossi e dal fiammingo Wouters.
Incisione in rame, in buono stato di conservazione.
Bibliografia
Cremonini pp. 83-90
|
Pieter e David Mortier erano fratelli, di estrazione francese, i cui interessi editoriali coprivano un ampio raggio, comprendendo opere francesi, inglesi e olandesi. Dopo la morte di Pieter, la vedova gestì l’attività finchè il figlio, Cornelis, fu in grado di occuparsene; poi, nel 1721, Cornelis iniziò la sua collaborazione col cognato, Johannes Covens, dando vita alla famosa Covens and Mortier, una ditta che rimase in piedi, nonostante piccole modfiche apportate al nome, fino alle metà del XIX secolo, e
che, divenne una delle più importanti case editrici di mappe olandesi.
|
Bibliografia
Cremonini pp. 83-90
|
Pieter e David Mortier erano fratelli, di estrazione francese, i cui interessi editoriali coprivano un ampio raggio, comprendendo opere francesi, inglesi e olandesi. Dopo la morte di Pieter, la vedova gestì l’attività finchè il figlio, Cornelis, fu in grado di occuparsene; poi, nel 1721, Cornelis iniziò la sua collaborazione col cognato, Johannes Covens, dando vita alla famosa Covens and Mortier, una ditta che rimase in piedi, nonostante piccole modfiche apportate al nome, fino alle metà del XIX secolo, e
che, divenne una delle più importanti case editrici di mappe olandesi.
|